Su di un tavolo, bari
puntavamo diamanti
senza aver che sogni infranti.
Le mani tremanti
e scoprirci, indifesi,
ad esserci compresi.
Predestinati alla fine
varcammo il confine
ignari di esserlo stati.
In un tempo imperfetto
ci siamo amati e persi,
così sbagliati, diversi
e soli ci siamo stretti,
e creduti perfetti.
Due corpi affamati d’affetto.
Due anime nude sul letto.
Nana O
Osservo la forza misteriosa delle parole che si inseguono, si attraggono e poi si scelgono.. Io sono la mano che le adagia sul foglio e l'occhio stupito che assiste al miracolo di un ordine perfetto, l'unico possibile nel caos del nostro imperfetto sentire
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