Red

azzGianfranco Barbiè

L’appartamento d’angolo all’ultimo piano di un elegante palazzo di inizi novecento affacciato sulla centrale  via Cavour di Torino è la mia residenza. I vecchi  amici mi chiamano Red. Mi hanno soprannominato così ai tempi del liceo  per i capelli rossi e per il mio impegno politico focoso e ribelle nelle...

Stravinskij

azzGianfranco Barbiè

Pochi conoscono il mio vero nome, per tutti sono  Stravinskij. Mon dieu, che mare d’ ignoranza bagna il mondo! Stravinskij è stato un grande compositore, un  direttore d’orchestra, un eccellente pianista, ma il violino non l’ha mai suonato. È come soprannominare un ciclista, Maradona! Potevano chiamarmi Galamian, Vengerov, Accardo. La...

Ho fame

azzGianfranco Barbiè

Ho fame. Non è solo appetito il mio, è fame. E’ facile giudicare, per voi che avete la pancia piena e al minimo segno di languorino vi catapultate nel primo bar  o aprite quel ben di Dio che io non ho, che si chiama frigo. Quando il mio stomaco vuoto...

È mezzogiorno. Il  mio Tissot con la cassa placcata oro e il cinturino di vitellino color nero, regalo della prima Comunione, spacca il secondo. Con il pollice e l’indice, meccanicamente, quasi sovrappensiero, carico il meccanismo dell’orologio,  regalando un altro giorno di vita alle lancette. Ho le unghie un po’ lunghe...

Il bosco di Pietrabassa è  considerato un  paradiso dai cercatori di funghi che nei primi mesi di primavera e d’autunno pattugliano incessantemente quell’angolo verde  che la natura ha creato ai bordi di un lago, tra pietraie, rocce e intricati sentieri. Li conosco bene quei luoghi. Da bambino li ho attraversati...