Lui: Come brezza che muove i capelli in una sera d'agosto...
Lei: Neri più del profondo di un oceano.
Lui: Il sol pensier mi turba, gentil donzella.
Lei: Com'è delicato signore... turbarsi per così poco?
Io smarrisco spesso il mio fazzoletto.
Lui: Oh, antico è l'animo e romantico il desio, il profumo come catena nel suo fazzoletto,
come cappio del cuore è la di lei rimembranza in notti solinghe.
Lei: È la furia d'agosto... colpa dello scirocco e di questo mare nero, nero come noi, mio signore.
...‘ché i capelli d'una donna in alga bruna si trasformano
e senza farlo apposta... scrigno di corallo emerge.
Lui: Nera la nostra anima arde come foco, lo scirocco ci incolla come farfalle
alla corteccia dei nostri corpi e il profumo di gelsomino inebria i nostri pensieri dolci
e sfrenati sotto la luce della luna.
Lei: Nessuno conosce l'onda più d'una donna innamorata.
Lui: I vostri capelli sono dune nere, onde che vibrano sulle spalle
sollevando una catastrofe di sensi sopiti.
Lei: Ma nel deserto non vi perderete... se seguite la scia.
I mei nastri brucianti sulla sabbia vi indicarono già i passi.
Bevete, dunque, e fatemi felice... e piena, più di questa luna.
Lui: La vostra scia è martello per le tempie e guida sicura nella notte,
la vostra voce lontana è come canto di ninfa nel bosco,
melodia ancestrale e rifugio sicuro per il vostro cavaliere.
Lei: Riconoscereste la vostra rosa tra mille? Senza perderla di vista mai?
Questo vi chiedo, questo soltanto.
Lui: La riconoscerei come gli umani non sanno fare,
come quella stella che guardando in cielo saprò essere io,
nella notte più profonda, e riderò con te.
Berrò da fonte sorgiva e vi riempirò di gioia, soddisfatta la mia sete e piena, più della luna.
Lei: Io ti riconoscerò, e ne sono sicura... poiché sempre t'ho conosciuto...
Il mio cuore ha danzato con te persino quando non c'eri .
E mai, in verità, deserto ebbi, neppure mentre ero sola e altri ridevano di me...
perché tu fosti dentro ogni mio respiro.
Lui: Nel sabba della nostra vita tanti sassi ci furon scagliati
e corde al collo legate solo per il nostro perduto amore.
Abbiamo danzato da sempre intorno al fuoco della nostra passione anche se lontani,
nel buio della nostra luce... Ti riconoscerò perché siamo stati una cosa sola.
Non si possono strappare le ali alle libellule come fanno i bambini per gioco,
vi sarò sempre accanto e giammai questo accadrà di nuovo.
Possa la luce portarmi via se questo dovesse succedere ancora.
Lei: Non ha mai avuto segreti il cielo per noi...spazio di dono mai fu così vasto.
Possa il mio respiro divenire brina per sempre se mai io dovessi permettere
al giorno o alla notte di riportarti via da me.
Lui: Il manto dell'oscurità sotto il cielo stellato
e i nostri cuori insieme come pira del solstizio d'inverno...
Mai più accadrà, l'eternità sarà per noi un giorno e il sempre il quotidiano.
Lei: Vieni allora, mio amore, danziamo qui, adesso, con le stelle che ci fanno l'occhiolino.
E la luna ci donerà la seta del suo chiarore.
Il domani ci troverà abbracciati come un'eclissi.
Lui: Eccomi, amami come hai sempre fatto,
la natura ci accoglie gloriosa tra le sue braccia nella nostra notte che non avrà mai fine.
La riempiremo noi di luci e danze e cadranno giù tutti i vessilli di chi ci ha condannato.
Lei: Sia lode e pace all'Amore, mio amato.
Lui: Un'eclissi per questo mondo indegno, che noi solleveremo col nostro amore eterno.
Sia lode e pace all'Amore, mia amata, splendida dea dal comporre fluente.
Lei: È il mio amore fluente...che di corallo mi dipinge le labbra...e mi profuma il petto di rosa.È il mio amore per te che mi fa terra calda e cielo...e acqua innocente.
Lui: Bolle il mio sangue al tuo sol pensiero, scorre a fiotti nelle vene
ed il tuo profumo è come droga per i miei sensi, resuscitato cuore in petto...
Lei: Spegni le stelle allora, amato mio, và, e dì alla notte che noi siamo il sole.
Lui: Accarezzo voi mia stella e non sorgerà l'aurora,
la vostra bellezza l'ha fatta suicidare e
vi ha lasciato in dono tutto il mio amore, il nostro amore che sempre sarà.
(Elena e Poeta solitario, una sera su Fb, giocando...)
abbiamo riportato alla luce un dialogo antico,o almeno ci abbiamo provato! Complimenti ad Elena per il lavoro di "assemblaggio" e pubblicazione,nonchè per le splendide parole!