Il buio nella Bocca: come nasce un horror alternativo

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi

 

Un uomo invita un fanciulla nell sua casa, ella è impaurita, nervosa, vorrebbe andar via. Lui invece vuole tenerla con se e la situazione improvvisamente degenera e costui non solo usa violenza sulla ragazza ma la uccide brutalmente divorandola. Un’incipit forte, come un pugno allo stomaco, che mescola gore e sesso questo è il benvenuto che Andrea Biscaro, già nostro ospite con “Illune” e “Nerone: il fuoco di Roma”, che ci offre con il suo “Il buio nella bocca” odissea zombi in salsa italica.

Ci troviamo dinnanzi ad una storia forte, un horror erotico per l’esatezza con tanto di V.M 18, in cui non c’è un buono, in cui l’umanità, colpita da una misteriosa Grande Epidemia, ha dato il peggio di sè, in cui gli uomini rimasti sono più brutali e predatori dei non morti che si agirano per le strade famelici. Ma adesso lasciamo la parola all’autore affinchè ci parli un pò di lui e della sua splendida creatura.

 

 

Parliamo un po’ di te: quanto e se è cambiato Andrea Biscaro dal suo primo romanzo a quest'ultimo?

 

Innanzitutto bisogna dire che “Il buio nella bocca” è cronologicamente il primo romanzo che ho scritto. Proprio per questo motivo, forse, è il mio libro più folle, crudele, poetico, maledetto che ho realizzato. Sicuramente il più libero, il più anarchico. E, spero, il più pericoloso.

 

Streghe, la figura di Nerone e ora gli zombi come nasce l'idea per un tuo nuovo libro?

 

Quando ho iniziato la stesura del libro non sapevo esattamente dove volevo arrivare. Non avrei mai creduto di scrivere un libro-zombi, insomma. È capitato. Tra l’altro in un momento in cui gli zombi proprio non se li filava nessuno.

 

Ora parliamo de "Il buio nella bocca" cominciando proprio dal titolo molto accattivante: qual è stato il quid per questa storia?

 

Mi sono chiesto: come se la caverebbe un uomo “normale” se gli togli tutto ciò che ha (lavoro, amore, il mondo in cui vive)? La risposta è appunto “Il buio nella bocca”.

 

Senza fare troppo spoiler vogliamo dire qualcosa sul protagonista, visto con due chiavi di lettura diverse, che appare un po’ come un (anti)eroe tragico?

 

Il protagonista è uno scrittore felicemente sposato che sta finendo di lavorare al suo nuovo romanzo, un libro a tinte forti, tra l’erotico e lo splatter. Il romanzo che sta scrivendo è la storia di uno scrittore che ha perso tutto (la moglie Ilaria, il lavoro, la lucidità) e che si ritrova in un mondo devastato popolato da zombie. I due personaggi (lo scrittore protagonista e lo scrittore del romanzo) andranno lentamente a sovrapporsi, creando un nuovo personaggio che forse racchiude in sé anche lo stesso Andrea Biscaro (lo scrittore esterno). Un grande gioco di specchi e di scatole cinesi, insomma, in cui niente è ciò che sembra e tutto può essere divorato da un momento all’altro. Tutti i miei protagonisti sono eroi tragici, antieroi, uomini (o donne) fragili, pieni di conflitti interiori, in cui il bene e il male spesso si confondono. Come nella vita.

 

Per concluder con WWZ e Walking Dead è scoppiata di nuovo la passione per gli zombi secondo non si rischia di arrivare, come spesso accade, ad un eccesso di produzione ad un'overdose letteraria?

 

Sì, c’è questo rischio. Forse, anzi, siamo già in questa fase ipertrofica. La cosa certa è che i buoni film e i buoni libri in materia di zombi rimangono pochi, pochissimi. Ci vorrebbe proprio una Grande Epidemia letteraria (e cinematografica) per una sana (e vorace) selezione naturale!

 

 

 

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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