Il cavaliere nero -Il terrore vien dal mare-

Racconti poeta solitario

Fu il domani oggi,
le speranze di Cuma erano errate,
aurunci infilzati come i loro polli giacevano sul torrione.

La flotta barbarica era giunta  in anticipo,
con capi infilzati sulle loro lance e catene d'oro da orecchie a naso,
come fossero ponti d'oro massiccio ad indicare il loro continuum spazio temporale.

Il fortino sarebbe caduto,pece e arcieri avrebbero retto poco alla moltitudine umana di quelle belve affamate.
Ma giunse allora lui,dal nulla, che più oscuro non si può,lui,con un gigantesco cavallo nero,
un elmo con corna rivolte in basso come quei tori che caricano sempre senza speranza ma
puntualmente vincitori.

Qui  cambia l' epoca,che non viene riportata dai libri di storia ma che vi narrerò qui.
L'uso della polvere da sparo.La polvere nera conosciuta come "polvere da sparo" è una sostanza che brucia in maniera progressiva, usata  come propellente per le armi da fuoco, ma anche molto usata in pirotecnica per le cariche di lancio e di scoppio.

Avendo un basso potere dirompente è considerato l'esplosivo più innocuo che c'è.Cominciammo col salnitro,
lo devi mescolare insieme al zolfo con un mortaio (quello per pestare le cose) e li fai comprimere,
dopo triti a parte il carbone perché se triti tutto insieme esplodono,
alla fine li unisci e li comprimi bene altrimenti fanno solo una fiammella invece del Botto.

La battaglia fu cruenta ma al momento in cui quelle lance nere colpirono le botti cariche di polvere pirica
sembrò giorno, gli elefanti fuggirono in ogni dove,gli uomini con le sciabole si ritirarono e le triremi fuggirono a largo.

Avevo salvato con la magia il nostro popolo,donne e bambini saltavano in festa al centro del castello,
maiali venivano donati agli Dei e il Re e la Regina posero un sorriso che valeva più di mille parole.

Io presi il mio fido destriero,qualche vettovaglia,allacciai il mantello e di corsa saltando con un gesto rapido mi diressi verso la prossima avventura.

Il cavaliere nero era passato anche li portando gioia e magia,fuggendo nella nebbia della brughiera, nella sua solitudine.

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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