Ti succede mai di svegliarti la mattina,
e nel compiere i soliti gesti quotidiani,
sentire il bisogno di piangere?
Come una specie di malinconia.
Non tristezza, no
ma un senso di vuoto,
un malessere interiore
e ti sembra quasi di riuscire
a percepire la mancanza
di un qualcosa che non sai dire
nemmeno tu esattamente cos'è...
"Mi manchi, e intanto nella mia mente
progetto un futuro insieme a te.
Cerco il tuo sorriso,
il colore dei tuoi occhi.
Vorrei stringerti,
portare la bocca alla tua.
Baciarti e toccarti
e sentire il calore del tuo corpo
mentre sfioro la tua pelle
morbida come velluto.
Quanto mi manca il tuo odore:
sono come un cervo
che annusa l'aria,
per riconoscere una traccia ...
ma non c'è niente ...
tu non ci sei"
E mi risveglio.
Sono solo un riflesso nello specchio del bagno,
e lo spazzolino nella bocca
con tanta schiuma ai suoi bordi.
Questo dentifricio che sa di menta.
Sputo e mi risciacquo.
Mi vesto ed esco.
Mi avvio al lavoro solo
con la speranza.
Speranza in un giorno
nel quale ti vedrò e ti riconoscerò,
magari in un locale a Trastevere,
ad una cena tra amici o
chissà dove il destino vorrà.
I sogni si sa,
son desideri ed io
voglio continuare a sognare.
Chissà quanti errori lungo la strada.
Cammino verso la stazione
mentre il freddo pungente
mi inumidisce gli occhi.
Una lacrima solca il mio viso.
Ma forse non è il freddo...
Sì, succede così...
🙂
bellissima poesia, complimenti.
Grazie.
sì bellissima...
già forse non è il freddo...
a volte si piange di felicità