“ma dai? ahah ma che stronzate dici ?...”

Claudio cercò di essere il più naturale possibile, schiacciò leggermente sul gas e si apprestò a sorpassare la macchina davanti così da guadagnare, tra mettere la freccia e controllare gli specchietti,  qualche secondo per pensare a quello da dire.

La verità era che sentì un gelo istantaneo  dentro di se scoppiare nel profondo dello stomaco per espandersi e bloccare ogni singolo millimetro del suo corpo.

Un colpo al cuore diretto e violento.

E una certezza che si faceva strada dentro di lui.


Stavano viaggiando direzione nord per andare a trascorrere il weekend dai genitori di lei.

Sabato di settembre, cielo plumbeo e basso a schiacciare la testa e il morale già avvilito per l’estate di ricordi e di caldo appena passata.

Come al solito parlavano del più e del meno, quando lei, scherzando, gli raccontò del sogno fatto la notte precedente.

“guarda Cla’, è stato bruttissimo” continuò sorridendo lei “tu che andavi via con Veronica e io che rimanevo li come una cretina a piangere ....”

Silvia smise di sorridere e si aggrappò al braccio di lui quasi a rendersi conto che quello era stato solo un brutto sogno.

Claudiò falsificò un’altra risata e le prese la mano , anche lui per cercare di tranquilizzarla  e forse per trovare un appiglio prima di essere risucchiate da quel vortice di incertezza e paura.

“che cretina che sei...”


Lei sapeva.

Non sapeva per certo, ma in qualche modo il suo radar di donna aveva funzionato e captato.

Antenne capaci di captare le onde nell’aria? o i suoi pensieri.?

Non trovava una risposta, ma adesso Claudio sapeva che lei, anche se incosciamente, sospettava qualcosa.

Di questo  ne era certo.

Come quando pochi giorni prima lei stessa gli aveva detto che una concorrente di un quiz alla televisione le ricordava la loro amica in comune, o per meglio dire, la sua amante.

Come faceva?

Coincidenze? Casualità? Paranoie e sensi di colpa?

No, non poteva essere niente di tutto questo.

Solamente un’ipotesi si faceva spazio nella confusione dei suoi pensieri:  la donna che lo amava e che gli sedeva vicino aveva iniziato a captare  nell’aria quel suo tradimento..

Non sarebbe passato molto tempo prima che la sua relazione con Veronica sarebbe venuta alla luce. Era solo questione di tempo.

Tempo nel quale lui avrebbe dovuto trovare una soluzione.


Come uno scherzo del destino , l’autoradio passò in quel momento “Broken”  di Elisa .

Lei alzò il volume e si mise a canticchiare.

Dentro di lui quella canzone si impresse come il ricordo dell’inizio della fine di quella storia d’amore.

Eh già. Qualcosa si era rotto.

Manuel Chiacchiararelli
Manuel Chiacchiararelli
Nato a Roma, nel lontano 1975. Da allora sempre in movimento, prima in Italia, poi in Europa. Fermarsi e ripartire, rimettersi in gioco, fare esperienze sempre e comunque E la scrittura, unico punto fermo nella mia vita burrascosa, mi aiuta a catturare i ricordi... A fine 2011 finalmente ho coronato il mio sogno ed ho pubblicato il mio primo romanzo "Lo Sguardo dei Faggi" edito da Aracne Editrice .

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7 Commenti

  1. Prima o poi qualcosa si rompe.
    Senza fare rumore.
    Ciao.

    • si
      pensavo ad un bicchiere di cristallo: quando si sbriciola fra le mani in realtà si è rotto già molto tempo prima ....

      ciao :))

  2. Sai una volta mi capitò in macchina con una ragazza, passò la canzone dei Kaiser Chief " Everyday i love you less and less"

    Non ti dico che situazione.

    Mi piace il mio modo in cui l'hai immortalata, pura, precisa, qualche tratto di macchina e tutto si rompe.

    • e penso che quella canzone non sia passata per caso
      quante volte canzoni ci aiutano a farci innamorare? e allora servono anche al contrario 😉

      Grazie NA

  3. E' vero. Non solo le condizioni meteorologiche siglano certi istanti. Anche la musica lo fa.

  4. bello squarcio di vita...e una situazione simile è capitata bene o male a tutti...guarda caso in certi momenti le canzoni alla radio sono sempre azzeccate


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