Di limone e gelsomino profuma il tuo sonno.
Coricata su un fianco, ti tengo la mano
commossa dal pianto.
Lascia che dorma anch’io un poco
mentre tu riposi.
Dal risveglio inquieto ripari la mia vita,
mentre la tua s’incammina altrove.
Una linea azzurra segna le palpebre,
imbiancate dai capelli cotonati.
Un filo di rossetto colora il tuo sorriso,
mentre le mie dita si avvolgono alla pelle che muore.
Con te finisce la stagione dei sogni di gioventù.
Per te partirò con gli occhi di un nuovo viaggio,
pulce solitaria, irrequieta e in cerca di sé.
Mi scalderò al sole
di poche parole.
Ciao Nonna!
Adriana Maria Quaglia
Adriana Maria Quaglia è nata a Ivrea nel 1967. Dai 13 anni segna emozioni e riflessioni con gocce d’inchiostro esplorando e apprendendo dallo sport, dalla musica, dal canto, dal teatro, dagli studi linguistico-umanistici e da una vita ricca e feconda. Si definisce: "Parola libera su uno spazio bianco che viaggia fra ciò che è e ciò che non è".
è una bella dedica....
Mentre leggevo i tuoi versi mi è tornata alla mente l'ultimo incontro con mia madre, la mia mano nella sua, la vita che la abbandonava... io che smettevo di colpo di essere bambina (anche se ero donna da un po', almeno per l'anagrafe) e il nuovo cammino che cominciava dopo. Dopo senza di lei. Dopo quando ormai la mia famiglia ero solo io. Dopo... una lacrima (anzi due) scivola sul mio viso... e con i ricordi raggiungo quel giorno, quell'addio e i tuoi versi li leggo a lei che inizia un nuovo viaggio.
Grazie
commozione...
Bellissima Adriana, emozione condivisa da molti credo