Da ieri ad adesso, un passo dritto e uno incrociato, due passi indietro per riprendere le misure.

Lì, dove andiamo tenendoci per mano, un punto imprecisato che ancora non conosciamo.

E tutta quella solitudine passata che ci è rimasta appiccicata addosso, come ai bambini, quando rubano troppa marmellata.

Guardami negli occhi, non ascoltarmi sempre, che le parole sai, a volte sono solo reminiscenze. Continua a camminare, da qualche parte arriveremo, o magari stiamo fermi a guardare solo questo cielo.

Non ha molta importanza, se non quella che gli diamo. Diamoci tempo per ascoltarne il senso. Sono qui con te anche quando mi volto indietro. Devo controllare di non aver lasciato qualche pezzo su quello strano sentiero solo per portarlo qui e riunire i pezzi di quel che resta di quello che ero, per rimetterli insieme tutti su questo letto. Forse a volte quando mi sveglio non ricordo ancora dove sono, ho barriere levate in alto per difendermi ancora da qualcun altro. Perfino da me, dai miei errori di un altro tempo.  E perfino tu, che sei davvero diverso,  mi ricordi i passi falsi in cui sono inciampata spesso, ma solo perché sono io che ancora fatico camminando.

Va tutto bene, ogni tanto mi serve solo un momento, per aprire gli occhi e mettere a fuoco questo presente. Riflessi incondizionati o condizionati troppo. Sono stata in apnea talmente tanto tempo che respirare adesso sembra strano, c’è sempre stata troppa acqua. Acqua dappertutto.

Ho sempre saputo parlare solo così, che le parole a dirle  mi si incastrano ovunque, sbattono contro gli angoli e arrivano sempre distorte. Devo parlare al buio quando c’è silenzio, non so rispondere alle domande, perché ne ho sempre avute troppe da fare e nessuno aveva mai le risposte giuste. Sono un cerchio nell’acqua che si richiude sempre su se stesso. Ma quando il sasso arriva sul fondo se guardi bene puoi vederci dentro.

Karen Lojelo

Karen Lojelo
Karen Lojelo
Karen Lojelo, nasce a Roma il 25 giugno del 1976. Ha pubblicato 'L’amore che non c'è' romanzo 2008), la raccolta di poesie 'Binario 8' e 'l'ebbrezza del disincanto' (romanzo 2012). Nel 2013 è andato in scena uno spettacolo teatrale scritto da lei: Riflessi con la regia di Virginia Pavoncello. Nel 2018 è uscito il romanzo 'Non ti scordar di te' edito da Viola editricee vincitore del premio speciale della giuria al concorso internazionale Montefiore, subito dopo 'Margherita' una raccolta sui generis di racconti e monologhi su questo personaggio immaginario e dedicata alla sensibilità femminile. A novembre 2018 viene pubblicata una nuova edizione indipendente rivisitata e corretta di 'Binario 8', poesie strettamente collegate con i racconti di 'Margherita'. A breve è prevista anche l'uscita di un'antologia di racconti da lei curata con la partecipazione di altri scrittori tra cui nuovi autori e nomi noti. Gestisce un sito multi autore che promuove la scrittura e l’arte in tutte le sue forme //www.wordshelter.it/ Il suo sito personale //www.karenlojelo.it/

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5 Commenti

  1. Ci si abitua a soffrire e si pensa così che la vita debba essere questa... si pensa e si perde l'abitudine a parlare. La forza dell'essere umano è nella parola, nel riuscire a tradurre un sentimento, un'emozione, per quanto possa essere difficile farlo... riuscire ad esprimere le proprie paure... allora, tornare a fidarsi, se pur difficile non è più impossibile e se si crede nella vita, nella sua bellezza, nello spirito umano di chi ti vive accanto e non, può rinascere la fede e nella fiducia può rinascere l'amore.

    • L'amore a volte c'è a priori eppure certe difese non si abbassano facilmente...

  2. Le risposte giuste sono quelle che vorremmo sentire, quelle che ci fanno bene...dovremmo imparare ad ascoltare anche quelle che sembrano sbagliate...


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