Era di fronte al computer da ore, e si stava annoiando da morire in quella piovosa domenica di inizio settembre.
Aveva navigato da una pagina all'altra : la mail, il network, my space, il sito delle notizie italiane, quello della BBC. E poi siti di moda, di spettacoli, di viaggi.
Niente era riuscita a catturare la sua attenzione e adesso altalenava tra una voglia apatica di rilassarsi a non fare niente, al tormento angosciato di essere nell'impossibilità di trovare qualcosa da fare.
Così, quasi per scherzo, decise di riaprire quel suo vecchio indirizzo di posta elettronica.
Lo aveva chiuso poco più di un anno prima, quando aveva deciso di tagliare tutti i ponti con il proprio passato. Sparire.
Aveva cambiato numero, aveva cambiato appartamento, e aveva anche deciso di cambiare l'email per non essere costretta a cadere nell'angosciosa indecisione di aprire o no eventuali altri messaggi o lettere del suo ex.
Lo aveva fatto velocemente, decisa e infuriata come era: con Marco, per averla tradita; con se stessa, per essersi illusa.
Si era sentita subito sollevata*:"cancellare tutti i messaggi?". Si!
Piccola grande soddisfazione a lenire un dolore profondo appena scoppiato dentro di lei. Sarebbe stata dura, lo sapeva, ma quello poteva essere l'inizio di una nuova vita.
E così era stato.
Riaprendo quella posta quel giorno, le passò velocemente davanti il periodo appena trascorso.
Era vero, era andata avanti con la sua vita, aveva retto il colpo ed era tornata a vivere, a ridere; era tornata ad essere perfino felice, come mai avrebbe pensato sarebbe potuto succedere ancora. E come lo poteva immaginare quando non aveva che lacrime da con cui condividere i suoi giorni, quando il dolore le squarciava il cuore e le budella ogni singolo istante?
Eppure la vita va avanti, pensò sorridendo...
Già, il tempo che aggiusta tutto, e più il tempo era volato via e il dolore era scemato, più anche l'odio e il rancore dei primi giorni si era affievolito, riducendosi ora ad una nullità assoluta.
E adesso, Marco ritornava addirittura sempre più spesso nei suoi pensieri, leggero e malinconico come un dolce ricordo.
Novantatré messaggi in arrivo.
Cliccò istintivamente e li passò velocemente in rassegna prima di cancellarli.
Messaggi promozionali, per di più, visto che i suoi contatti li aveva lei stessa avvisati prima di chiudere i battenti. Agenzie di viaggio con offerte last minute; il sito dove ordinava i suoi libri le consigliava strepitose novità; musica, cinema, rassegne pittoriche; le ultime invenzioni tecnologiche e le nuove versioni dei Mac book e I-pod della Apple.
Niente di nuovo, ne di importante. Stava quasi per selezionare di nuovo il tutto e cancellare.
Il cuore le iniziò a saltare in gola. Si fermò. Confusione e nevrosi totale.
Tra gli ultimi messaggi ce n'era uno di Marco. Non sapeva più cosa fare. Non era forse quello che stava cercando?
Controllo il titolo, "Ciao", poi subito la data : 27 luglio 2009,
Fece rapidamente due calcoli, circa una settimana dopo il loro ultimo incontro, la sua ultima scenata. Il loro addio.
Prese coraggio in una boccata d'aria profonda. Lo apri.
"ciao Cristina
questo è l'ultimo messaggio che ti scrivo, poi sparirò dalla circolazione, come so già farai anche tu. Ti conosco troppo bene per illudermi che tu possa cambiare idea e tornare indietro, non dico assieme, ma almeno per darmi ancora una opportunità per potermi spiegare.
Sei più forte di me, lo so, e so che forse sarai anche più brava nel reggere questo brutto colpo e riuscire a voltare subito pagina. La nostra storia è finita e un doloroso periodo ci aspetta. So che tu riuscirai a farti forza e superarlo presto, e questo mi rende felice. A me penserò dopo...
Mi dispiace per come siano andate le cose tra di noi, e mi dispiace immensamente per il male che, mio malgrado, ti ho fatto. Non te lo meriti perché sei fantastica, e sei la persona che ho amato, e amo, come mai prima in vita mia. Anche se adesso non mi credi...
Vedi, è proprio questo il punto...sono stato così stupido da metterti nella posizione di farti perdere tutta la fiducia che avevi in me, e quella non tornerà mai perché forse è andata perduta per sempre, se tu ora sei così convinta...
e non possiamo stare insieme perché non sarebbe lo stesso, non sarebbe più quel sogno che avevamo inventato...
Fa male, credimi, quando ti dico che fa male da morire se adesso rimango con il rimpianto di aver permesso ad altri di rovinare la nostra storia...
Ti allego il messaggio di Paola, anche se so che non lo leggerai o che non ci crederai...
Sei forte e devi esserlo per superare questo periodo...ci ho provato lo stesso, forse un giorno lo leggerai..."
Lesse il messaggio d'un fiato, reggendo a malapena nervi e tensione.
E poi il pianto cancellò per un'istante quella domenica, lacrime calde che scesero copiose fino ad annegare il mondo attorno.
Prese il telefono, il numero lo ricordava a memoria. Pregò in cuor suo che fosse ancora attivo.
"Ciao....sono io..."
Un sospiro "ciao....ti stavo pensando..."