Frammenti di momenti

Racconti Selene Porcaro

Presuntuosi verso il tempo. Si abbiamo spesso la convinzione di poter rimandare, la convinzione che ogni cosa sia sempre lì, pronta come la volevamo, come se il passare del tempo non possa intaccarla o deturparla.
“Mi ci perdo dentro ai tuoi occhi.”
(Guardami ancora così)
“Mi fai morire.”
(Dimmelo ancora)
“Muori.”
Io rido- Tu ridi.
È la bellezza assoluta.
“Di questa bellezza esplodo”
-BOOM -
COLPO SECCO.
Centralina cuore cervello impazzita, modificata, bruciata.
Dopo un giorno mi volto e scopro un’andatura più incerta: la Vostra.
(Riappare il mio incubo di bambina: io senza di Voi.)
Mi chiedo cosa vi ho dato. Mi chiedo se esistono frammenti di momenti in cui vi ho reso orgogliosi.
(È impareggiabile il momento in cui sfiori i tuoi occhi con i miei…mi condanni alla vita.)
È stato un giro di giostra, le gite in montagna, le giornate al mare, le cassette nello stereo della macchina e le canzoni cantate dalla tua voce ,così dolce e inarrivabile.
Sono stati gli scontri e quel tuo sguardo a volte severo ma sempre limpido. Con voi sono arrivata ad essere un prodotto confezionato e aperto al mondo, con voi, miei forgiatori sempre al vostro posto, pronti a dirmi dove sbagliavo, pronti ad aprirmi quando rientravo e a fermarvi ad aspettare quando rimanevo indietro.
(Turbinio di emozioni latenti: ARRIVI-SORRIDI-TE NE VAI)
Ho bisogno che di nuovo mi aspettiate, devo dirvi un po’ di cose.
Devo svuotare questa valigia dai ricordi del mio tempo e catalogare il mio vissuto. Apro il cassetto della memoria e mi cospargo della sua polvere, le parole mi risuonano in mente e negli occhi ho stampate fotografie e visualizzo ritagli di filmati con i colori ancora luminosi.
Mi infiltro in voi come un rigolo di acqua stagnante che si è scavato un sentiero per proseguire la sua corsa.
Dove mi nascondevate prima che nascessi? Dentro di Voi, sicuramente…e ci stavo bene. Come stavo bene quando la sera mi incamminavo con Mamma per venirti incontro quando tornavi dal lavoro. (Si va incontro a Babbo. Parole magiche.) Stavo bene. E tu come stavi? Tu che hai sempre lavorato, che ti hanno assassinato un padre quando ancora avresti avuto il diritto di averlo con te. Cosa hai avuto dalla vita? Se scindo il tuo ruolo di padre mi viene solo da pensare ad un uomo con una dignità fuori dal normale ed una lealtà vera e pulita. Ti ammirerei se tu non fossi mio padre? Sì perché ti ammiro anche se lo sei.
E tu Madre, che con le tue braccia hai cullato tutti questi figli ed i loro figli, tu che a volte dietro le nostre parole infelici hai abbassato il capo con gli occhi velati di pianto, hai mai capito quale sia in realtà la grandezza della tua opera? ( Ti vedevo arrivare sulla porta dell’asilo per venirmi a prendere. Momento magico.)
Ho avuto Voi. Può sembrare il contrario, ma sono io che ho avuto Voi ed è stata la mia fortuna più grande. Strade, profumi, suoni, colori: la mia vita è impregnata di Voi. Il mio sangue è carico di Voi.
Silenzio. È il mio silenzio quando mi assale l’emozione. Silenzio. È il mio silenzio quando mi assale la tristezza. Silenzio. È il mio silenzio emotivo che costruisce barriere. Genero pensieri che poi non riesco a dire. Paura di rendersi fragile? Ho tutto di Voi nel bene e nel male e non potrei chiedere altrimenti.
Vi ho mai detto che vi amo? Facile è dirvi che a volte siete insopportabili, difficile è dirvi che per ogni volta che lo siete, ci sono mille volte in cui vi adoro. Io una figlia modello non lo sono mai stata: nasco nella città pendente che mi influenza cuore e mente e mi sveglio un giorno vincente e dieci giorni con l’anima latente. Ho bisogno solo di ancora tempo per noi: il viaggio deve avere altre fermate e la parola fine la depenno dal mio vocabolario. (Mettiamole insieme alle altre due depennate di cui ne ricordo solo una.)
[Misfatto]
Babbo, Mamma avete ancora voglia di ascoltare? Il tempo non ci sarà tiranno e abbandonerò ogni presunzione nei suoi confronti. Libro aperto, pagine scritte dall’amore. Voi mi avete insegnato cosa sia l’amore. Io figlia tentennante in questa vita che mi sembra ancora troppo, troppo complicata. Voi genitori che avete vissuto vite che non oso nemmeno immaginare e gettato fondamenta per questa famiglia così onnipresente e forse un po’ invadente ma che nonostante il susseguirsi di nuove stagioni ed eventi rimane lì, non crolla, non se ne va…anche se a volte piovono bombe.
BOOM.
Avete fatto sì che crescessi in un mondo imperfetto ma pieno di sole.
(Ogni volta che ti guardo mi sembra che si accenda in me una centrale di luci)
Ho avuto, dato e preso amore. Sempre, comunque e ovunque. Ho divorato, sputato e vomitato amore. Una sera, in un giorno e sempre. Mi lucido gli occhi per vedervi senza riserva. ( È l’intreccio di anime che crea nuovi innesti.) Non si è mai abbastanza grandi. Rimanete ancora qui. Il tempo non si compra, proprio perché è inquantificabile il suo prezzo. Rimanete ancora qui. Non arriverò sempre tardi. Rimanete ancora qui. Non sarà sempre un errore. Rimanete ancora qui. Il vostro innesto ha ancora bisogno delle vostre radici. Semplicemente necessito di voi. Ancora.

Selene Porcaro
Selene Porcaro
Era l'11 agosto del 1979 quando mia madre dopo dieci giorni di "travaglio" riuscì a mettermi al mondo all'ombra della Torre Pendente nella città di Pisa. Provengo da una famiglia con origini campane,molto numerosa e chiassosa ma che non cambierei mai con nessun'altra al mondo. Dopo le scuole medie nella cittadina in cui vivo ho frequentato il Liceo Classico a Pisa per tre anni per poi abbandonare tutto e mettermi alla ricerca di una me stessa che forse non avevo mai perso. Dopo vari lavori ho deciso di frequentare il corso per Operatore Socio Sanitario dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e dopo la qualifica,presa nel dicembre 2010 lavoro da circa un anno con gli anziani. Ho iniziato a scrivere a otto anni,una sera guardando fuori dalla finestra della mia camera,molte cose sono cambiate nel paesaggio circostante ma la mia passione per la scrittura mai. Non potrei vivere senza scrivere,senza fare fotografie,senza ascoltare musica e senza leggere:questi sono i pilastri fondamentali della mia esistenza. Credo nella giustizia e nella lealtà,dico sempre quello che penso e lotto per le cose in cui credo. Amo la mia famiglia ed i miei amici ma soprattutto i miei numerosi nipoti. Ringrazio Dio o chi per Lui per avermi concesso questo meraviglioso dono che è la Vita.

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2 Commenti

  1. molto apprezzato. brava.


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