Sala d’attesa. L’ennesima sala d’attesa della sua vita. Le sembra di non aver fatto altro da quando è nata. Attendere. Attendere il proprio turno, attendere l’arrivo di qualcuno, attendere che finiscano i doveri per poter iniziare a vivere lasciandosi andare ai piaceri. Perché non si vive di attese. Si sopravvive.
E lei sopravvive da sempre. E a furia di attendere il tempo è passato. Il futuro è diventato passato senza passare per il presente.
E lei intanto osserva. È diventata brava ad osservare. Osserva il mondo da una stanza, da una panchina, dalla fermata dell’autobus sperando che quello che intravede all’orizzonte sia proprio quello che deve prendere. Ma si sa che i mezzi pubblici arrivano sempre in ritardo.
argomento risaputamente a me caro...
ora capisco tante cose però... non ci avevo pensato, colpa dei mezzi pubblici!
eh sì... lo avresti mai detto?
non riesco a crederci che dopo venti anni ancora mi sembra di stare in una sala d'attesa... a volte...