Reticoli di un carrello vivande,
sacchetti viaggio andati a male in un ricordo sbiadito,
cellophane su lacrime mai dome e San Pellegrino di pugni e calci
dati al posto davanti a noi.

Tu non hai fatto il militare,
sei obbligato ad intervenire se la ferita è grave,
lontana con un bicchiere di latte e un sacchetto di gallette
pronta per la sua guerra interiore,
per il suo pianto a dirotto, marshmallow d'amore gettate dal finestrino
come coriandoli e fumi di drago sul vetro dietro la curva del cuore.

Nulla sarà come prima, nemmeno un punto grigio con la luce accesa.
Passeggero vuoto.
Sono arrivati i nostri ma la guerra è perduta.

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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2 Commenti

  1. Nulla sarà come prima, nem­meno un punto gri­gio con la luce accesa.


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