io e te ci vogliamo
ilbenedeicerbiatti
quello che non si dice
quello che lo devi sentire
e se ti lecco via il sonno dagli occhi
la mattina mi ricrescono le ali.
uno spago rosso
polsi e stomaco
ossa fragili
e le libellule nel cuore.
ritaglio il tuo profilo:
carta velina azzurra
sui vetri della finestra.
tu che parli al telefono
sei neve e farina
con dominanti blu,
mi hai succhiato via
il cuore con le labbra.
che io ho con te un debito di mille estati
l’ho capito solo ieri
quella frase mentre mi abbracciavi
e te lo scrivo quando dormi
che mi gira la stanza attorno.
stamattina nella nebbia
hai detto che vivo con la pancia
e come gli altri di sicuro non sei
che queste cose
non me le ha mai dette nessuno.
vestiamoci di verde
che voglio il mare negli occhi
e il cielo nello stomaco.
per me è già primavera.
hai detto che vivo con la pancia
e come gli altri di sicuro non sei
che queste cose
non me le ha mai dette nessuno.
vestiamoci di verde
che voglio il mare negli occhi
e il cielo nello stomaco.
per me è già primavera
non vorrei essere ripetitiva... ma mi incanto a leggerti
mi emozioni, mi immagino come ci si debba sentire ad avere parole come queste dedicate *-*
grazie a tutti 🙂
semplicemente meraviglioso.
grazie mariella!
ho visto che hai apprezzato anche S.
per me significa moltissimo...
che bella immagine.
Il bene dei cerbiatti.
che bella frase.