Il mio paese

Poesie Michela

Il mio paese...

È il rintocco dell’orologio ogni quarto d’ora.

È il suono delle campane la domenica,
le posso guardare dalla finestra di camera mia
e capire quando la messa sta per finire.

È  il vociare allegro della gente che si saluta, si racconta
e che fa lo struscio, le vasche, dal Monumento all'Orologio.

È il rincorrersi dei  piedi dei bambini allegri,
è il vento che soffia nei campi dorati di grano.

Costacciaro è l’eco delle Grotte del Monte Cucco,
è il colore dei parapendii che solcano il cielo.

È la neve che scende lieve e si addormenta
sui tetti sbuffanti e sui prati infreddoliti.

È un ricordo d’estate…
I  primi baci, i primi amori...

È mio padre che mi spinge in bicicletta senza rotelle.
È mia nonna alla finestra che mi chiama per il pranzo.
È la preghiera silenziosa ad un angelo.

 

 

Michela
Michela
Non potrei essere altro che quella che sono: un cavallo libero in una prateria che non vuole essere domato; una fatina buona che appare quando serve e senza rumore se ne va; una leonessa che protegge i suoi cuccioli e li aiuta a vivere; il caos senza controllo,la mamma, l’amica, l’amante, la moglie che ama nel profondo. Ecco, sono passione, dedizione e propensione. Una sognatrice con i piedi per terra, la quiete e la tempesta, il dramma e la commedia (beh, forse più la commedia!), il tutto e il niente. Sono una come tante… sono io.

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