Il Nuovo Mondo come non l'avete mai scoperto!

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi

Kevin Kline, nel film Ti amerò…fino ad ammazzarti, interpretando il piazzaiolo italo-americano Joey Boca, dice “L’America l’ha scoperta Colombo, che era italiano, quindi l’America paese italiano è!” Questo ci aiuta a capire quanto alcuni concetti siano ormai radicati, non solo nella storia, ma anche nell’immaginario popolare. Ovviamente vari studi avanzano ipotesi su una prima incursione nel Nuovo Mondo da parte dei vichinghi di Erik il Rosso, se non addirittura di esploratori cinesi. Comunque sia il navigatore genovese è per tutti colui che ha fatto conoscere al mondo l’altra fetta di mondo.

Ora però scompaginiamo un po’ le carte in tavola, mettiamo che quel 12 Ottobre 1492 Cristoforo Colombo sbarchi sì nel Nuovo Mondo, ma ad attenderlo, non ci siano gli spauriti indigeni che la Storia ci ha tramandato, bensì un drakkar, una nave vichinga in assetto da guerra! Una delle tre Caravelle la Pinta, governata dai fratelli Pinzòn, ricchi armatori e rivali di Colombo, viene affondata, e svariati uomini perdono la vita. Questo è il quid da cui parte Nuovo Mondo, a firma di Giampietro Stocco, edito dalla Bietti, casa editrice ormai specializzanda in testi ucronici. Quindi il grande ammiraglio genovese è costretto a tornare in Spagna, davanti alle Maestà Cattoliche, con la coda tra le gambe e alquanto preoccupato. Difatti su di lui pesano le accuse di tradimento e eresia! Difatti a corte sono in molti a volere la sua testa in primis il folle e fanatico Gran Inquisitore Torquemada. Però la regina Isabella nutre ancora grande fiducia nel navigatore genovese e gli affida una nuova missione di recupero e indagine. Colombo ripartirà con le Caravelle superstiti più una in assetto di guerra la Buena Speranza. Ma non sarà da solo in questo nuovo viaggio come ispettore lo accompagnerà il maestro Leonardo da Vinci, coadiuvato dal suo aiutante-amante il giovane Giangiacomo Caprotti detto il Salaino, e l’ultimo dei fratelli Pinzòn.

L’arrivo nella Terra aldilà del Mare Tenebroso, non sarà privo di scoperte. I nostri vedranno un mondo enorme popolato da tantissime popolazioni diversissime tra loro in primis i popoli normanni discendenti del re Erik il Rosso. Ma ovviamente nell’ucronia non vi è mai una strada maestra o una via dritta, tutto si biforca e diventa complesso. In poco tempo Colombo e Leonardo diverranno da prima prigionieri e poi consiglieri dei nobili vichinghi, mentre dall’altra parte dell’Oceano vengono accusati di tradimento al trono e alla cristianità. E mentre nel Nuovo Mondo si cerca di prepararsi all’imminente attacco dei sovrani europei, nel Vecchio Continente i sovrani di Spagna, Austria e il Papa si preparano a ridisegnare la cartina geopolitica dei due mondi. Da un estremo a l’altro del globo nascono amori, si ordiscono complotti e tradimenti, si preparano strategie belliche in pratica si riscrive la Storia!

Nuovo Mondo, è un libro interessantissimo, ben scritto e coinvolgente, con una buona documentazione storica di base, che fonde il romanzo di guerra, d’avventura e marinaresco, con spy-story in chiave storica. Lo stesso Colombo, che gli storiografia ora dipingono con un aurea agiografica, ora come un invasore sena scrupoli, ci appare in chiave umana: con i suoi dubbi, i sensi di colpa, i dolori fisici e morali, ma anche con il suo coraggio, la sua determinazione e ingegno. Idem per il maestro Leonardo, che suo malgrado si trova a dover essere uomo d’ingegno sì ma bellico, quando lui è fondamentalmente uomo d’arte e pacifico. In queste pagine scorrono i grandi della storia di quegli anni dai sovrani agli esploratori e avventurieri come Andrea Doria, Amerigo Vespucci, il Machiavelli, i Borgia e fa la sua comparsa un infante chiamato Enrico figlio del re d’Inghilterra Enrico VII…

Mi permetto solo di fare due appunti, più personali che professionali, ad un libro innegabilmente bello: in primis il modo poco onorevole con cui viene trattato il Machiavelli, uomo da me amato e come letterato e come ideologo politico; in secondo luogo un eccessiva presenza di personaggi pederasti. Mi spiego, so già che questo mio appunto verrà bollato come omofobico ma tant’è, capisco il diritto di dare uno spazio a tutti e una giusta tolleranza ma non è un po’ troppo esagerato il numero di cinque personaggi omosessuali su una quindicina, tra primari e comprimari? In più mi sembra assurdo, anche per un romanzo di fantasia, che tutti i soggetti che colpiscono l’interesse del Salaino si rivelino poi gay!?

 

TITOLO: Nuovo Mondo

AUTORE: Giampietro Stocco

EDITORE: Bietti

GENERE: Ucronia

PREZZO: € 20,00

PAG: 380

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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