Parto bloccata in un traffico di lacrime.
Non dormirò la prima notte.
La mia memoria non si svuota,
per la tendenza a disegnar la gente.
Andare o vivere al profumo di pineta
posato sulla polvere di sabbia,
che riaffiora come un brontolìo,
da tasche di lino sdrucito.
Ma ero già lontana.
Erano cinquant’anni
che ne vivevo trenta
all’ombra degli artisti.
Il mio paese è stato sempre un sibilato,
qualcosa che non son riuscita ad afferrare.
Bollita al fuoco sul riverbero di fiamma,
come la vongoletta che dura un solo istante.
Sono un progetto abbozzato,
provvisorio, irrealizzabile.
Ero uno sguardo che pesava,
tenero come il vetro minerale.
Le rivoltelle rosse ve le lascio,
io mi riprendo il corpo e me ne vado.
Ma sono calcio nello stomaco
e porta che non si chiude a chiave.
...meravigliosa........
le tue poesie sono come frecce, sempre dritte al centro....grazie per le emozioni che regali
un abbraccio
antonella quercianella
I fuochi hanno da poco cessato si saettare in cielo, il verde e blue non lasciano più aloni sulla superficie increspata del mare vicino alla riva. Il procedere lento delle barche, con il suono ovattato dei fasciami in legno o lo sciabordio cupo delle resine hanno accompagnato a riposare la madonnina delle acque. Ero a Castellina altri fuochi lasciavano veli colorati attorno alle chiare corone dei lampioni accesi, niente sabbia e qualche rametto di pino, liso, smussato dalla risacca sotto i piedi. Gli amici sono tutti andati, altri fuochi scoppiettano o sono luci strobo del palco della festa. Musica di un'altra costa, di un isola lontana scuotono con i toni bassi lo stomaco, provato da ore insonni sangria e pesce, siamo divisi, chi intento a tirare il fardello in altri lidi chi steso comodo in ferie. ma la foto di amici e di Cecina mi ha assalito leggendo le tue parole. un bacio.
bellissima Laura
QUESTA POESIA è STATA PUBBLICATA SU "Come inconsapevoli onde radio", il primo volume della collana "euridueccinquanta" delle Officine Creative, assieme alle opere di altri bravissimi poeti