Pensieri fragili oggi.
Tutte idee da maneggiare con cura che fatico a trasportare su un foglio elettronico.
Ho paura che il senso si rompa durante il tragitto.

Quando incontro persone che non vedo da molto tempo e mi chiedono che lavoro faccio, vorrei dire il giocatore di poker professionista, ma non mi riesce ed allora dico banalmente la verità.
Divento fatalmente logorroico. Mi arrampico virtualmente con le parole su uno di quegli alti sgabelli scomodi che ci sono negli autogrill o nei baretti.
Parlo del per e del diviso con la pazienza di chi aspetta un caffè che non ha mai ordinato.

Non sono bravo a fare discorsi seri, preferisco di gran lunga scrivere, ma dicono che sono un ottimo ascoltatore e qualche volta, da non crederci, addirittura capisco.
E poi esco sempre da un discorso tirando opportunamente la catena.

"Un caffè?"
" oggi lo prendo, grazie! Speriamo non mi faccia addormentare..."

Inutile aspettare che arrivi il colpo di scena, come in uno di quei film di M. Night Shyamalan.
Ricordate il Sesto Senso?
Un capolavoro...
Non c'è colonna sonora...
In questo film regna il silenzio. Un po' come nella mia testa oggi...

Anche in una realtà quasi totalmente vuota di pensieri si possono trovare costellazioni di idee che si nascondono agli occhi.
C'è sempre qualcosa di cui scrivere.
Le parole sono i polpastrelli che esplorano ed attraverso i quali queste idee prendono lentamente forma, allo stesso modo in cui un cieco impara a conoscere il mondo. Toccando.

È il mio sesto senso.

[youtube=//www.youtube.com/watch?v=1tyOJY5qYhg]

"Allora hai finito o no? Ho bisogno del bagno."
"Sì ecco... Ho fatto... Oggi non ho più niente da dire... Tiro solo la catena."

Gianluca Marcucci
Gianluca Marcucci
L'anno di nascita è un enigma: Il numero degli sbarcati con Garibaldi, moltiplicato i figli della Lojelo, sottratti gli apostoli, moltiplicato il modello della fiat più venduto nella storia, sottratta la maggiore età, per il numero dei moschettieri, diviso i punti cardinali. Romano di nascita, piemontese di adozione, imprenditore per passione, giornalista per definizione e scrittore per gioco. Dicono che sia un professionista del poker, ma la mia vittoria piu' grande è alta circa un metro, fa qualche capriccio e quando sorride mi trasforma in Peter Pan... //poker.sportmediaset.it/wpmu/

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8 Commenti

  1. Anche tu sei un bello spettacolo per la vista 🙂 Ehm.. culturalmente parlando intendo 🙂

  2. Azzz.. il si va accentato ;))))))

  3. potrei immaginare che oltre che il giocatore professionista... tu faccia anche lo scrittore. da come scrivi!
    ma visto la gran parte degli "scrittori professionisti" che girano... spero che tu faccia il giocatore professionista e basta.

    • In realtà non sono nè l'uno, nè l'altro... Mi vendo meglio come albergatore montagnino :))

  4. quando cinque anni fa ho incontrato il mio compagno alla domanda "Che lavoro fai?" homentito spudoratamente e ho detto: "Sono una scrittrice." La cosa bella è che lui mi ha creduto e io ho cominciato a prendermi più seriamente.
    Sono altresì dell'idea che nell'intimità di un bagno, seduti comodamente sulla tazza spesso escano delle grandi idee... 😉


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