Cosa mai può importare se tu non ci sarai? Cosa mai potrà cambiare nella mia vita, quando riscopro ancora, di avere tutto questo e altro ancora?

Sei come l’acqua corrente di queste rapide: bella, lucente e schiumosa, o liscia come vetro fuso, limpida e tersa, meravigliosa; ma è un attimo, un attimo solo e sei già passata, il tuo posto preso da altra acqua, e poi altra ancora.

Il meraviglioso può durare un secondo nella vita di uno come me, incapace mai di prenderlo,afferrarlo, rapito sempre da mille sensazioni contrastanti, mille punti presi come riferimento poi superati, dimenticati.


Un punto di arrivo, o di partenza. Che importa?


Tutto passa, tutto cambia, forse anche tu, anche se spero di no; questa volta no, non adesso.

Adesso che il tuo volto sorridente si sovrappone a questo innamorante paesaggio. Adesso che il silenzio ricercato per pensare, si popola di voci che mi sussurrano il tuo nome. Adesso che l’acqua e il sole creano il colore dei tuoi occhi; ora che un naso chiuso e ammalato si riempie all’improvviso del tuo profumo portato da chissà quale vento lontano.

Ma adesso sono qui, e posso scegliere, decidere se spiccare ancora una volta il volo, se farlo con o senza di te. Sei presente, ma ora so che potrei cancellarti: domani svanirai,  come questa sbronza che impreziosisce le mie emozioni di oggi.

Ora tutto sembra nitido e lucente, ingioiellato di poesia: domani tutto sarà svanito, passato e consumato, rivestito degli abiti del ricordo...e tu con loro, messa via in qualche posto dentro di me.

Come il caldo sole scompare dietro le nuvole gelando tutto intorno, così i tuoi silenzi raffreddano il mio animo e quest’attimo di poesia che sono io ora, che potremmo essere noi, adesso che ti vorrei accanto per suggellare l’immensità che dal di fuori corre veloce a riempirmi, completarmi.

Ed allora capisco, allora è vero: sei tu, ma futile e inafferrabile come questo momento che sempre rincorro, che ho sempre ricercato: una vita intera per questi attimi di immenso a rivalutare un’esistenza.

Manuel Chiacchiararelli
Manuel Chiacchiararelli
Nato a Roma, nel lontano 1975. Da allora sempre in movimento, prima in Italia, poi in Europa. Fermarsi e ripartire, rimettersi in gioco, fare esperienze sempre e comunque E la scrittura, unico punto fermo nella mia vita burrascosa, mi aiuta a catturare i ricordi... A fine 2011 finalmente ho coronato il mio sogno ed ho pubblicato il mio primo romanzo "Lo Sguardo dei Faggi" edito da Aracne Editrice .

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2 Commenti

  1. un lungo sospiro alla fine di questa lettera aperta. Come una luce che cerca di fare chiarezza dentro di sé e allo stesso tempo un fiume di sensazioni che cadono insieme alla cascata d'acqua per gridare tutta la verità a volte quasi a cercare una giustificazione per quello che si scopre di non sapere: cosa davvero si vuole.

    • Grazie Mariella...e poi, come hai scritto su FB...inafferrabile lui o lei? 😉
      A volte può dipendere da come si vuole, o si vogliono vedere le cose ...


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