Mara: "Mi hai dimenticata?"
Io: "No, è che a volte mi pare mi somigli troppo...e già ero alquanto stanca per conto mio, in quest'ultimo periodo.
Dovevi sedimentare...non posso lasciarti fare tutto quello che vuoi, capisci?"
Mara: "Sì...ma perché? Anche tu mi costringi?"
Io: "No, non è questo...Come spiegarti...Se fosse per un solo attimo la tua energia più grande della mia
le nostre vite potrebbero confondersi...e non è questo il tuo compito, e lo sai."
Mara: "Ho capito: potremmo farci male in questo gioco di specchi."
Io: "Già."
Mara: "Ti hanno fatto tanto male, vero?"
Io: "Sì... ma sei nata tu, e tante altre cose...va bene così."
Mara: "Sei nata tu."
Io: "Io?"
Mara: "Sì, in un certo senso. Sai...come quando mi arrabbiavo...ricordi?
Pensavo che il sole fosse mio diritto, poi tu mi hai insegnato che è più importante la luna.
Che per la luna ci vogliono occhi più grandi."
Io: "Non credevo d'averti insegnato qualcosa. Anzi pensavo tu lo facessi con me."
Mara: "Oh,beh...è lo stesso.
M'hanno imprigionata così tante volte! E tu mi libererai, lo so."
Io: "Mia piccola Mara...hai troppa fiducia in me.
Ascolta il respiro del silenzio...solo questo in realtà posso insegnarti.
Lo senti? È sempre più grande di tutto. Molto più di noi, di quello che crediamo d'essere,cioè.
Solo lì potrai trovarti, non in me.
Sono capricciose dune i miei fogli...sai quante volte cerco l'acqua anch'io!
Pozzi e maree i debiti di riconoscenza della nostra anima ottusa verso la vita.
Abbiamo mille burka, Mara.
Mille invisibili burka nella nostra arrogante idea di libertà.
Burka rovesciati, capovolti, spesso, ma li abbiamo.
Non sappiamo più accogliere nemmeno noi stesse.
Mara: "Mi darai almeno il profumo dei gelsomini?"
Io: "Ma tu non sei siciliana, Mara...
Va bene, in qualche modo te lo darò.
Andiamo a ninna ora, Mara.
E poi stavo facendo delle cose. Com'è che sei spuntata all'improvviso tu?"
Mara: "Prima dimmi una cosa."
Io: "Cosa..."
Mara: "Ci incontreremo davvero mai, io e tu, nel racconto? (non è questo che volevo chiederti...ho deviato, e tu lo sai)"
Io: "Credo cammineremo sempre parallele.
Quando sarò pronta ti svelerò la tua forza, Mara.
Non hai bisogno di me, credimi."
Mara: "Va bene. Fingerò di crederci. Almeno per stanotte."
Io: "Shhh...ascolta il silenzio, Mara. Conosce già tutte le cose."
Elena Condemi
Nessun commento ancora, aggiungi la tua opinione!