La calma del sole
l'aria dei miei oggi, sono salsedine mancato
l'umidità che incrosta
una macchia scarsa, punto di conversione
di queste realtà nell'attraversarti
quando la garza sbatte sulla pelle che sfiamma
noto un gracidio, allo specchio o al vetro
un contrabbasso suona spericolato sulle nocche, di sangue
a cui non c'è nessun scavalcare e affondare nella sabbia
ma altro rigurgito, ormeggiare dissipando il tempo fermo
occhi squilibrati, appesi
e il ricordo rende nero ciò che è colore
in un biancoenero amorale.
Morfea
[io vado verso.
e non tremo scendendomi]
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