di Vito Tripi
La nostra casa, le quattro mura domestiche che ci danno certezze e tranquillità proteggendoci dai marosi del mondo esterno. Ma cosa accadrebbe se proprio la nostra magione divenisse lentamente la nostra prigione, o peggio, il nostro persecutore? Se non fossimo più sicuri di quello che ci circonda, di chi ci circonda, e, cosa peggiore, di noi stessi?
Questi sono gli interrogativi che si pone il ventisettenne londinese Dannyquando si rende conto che la sua esistenza sta, lentamente, sprofondando in un incubo. Ed è un incubo psicologico quello che Salvatore Paci con il suo La Collezionista edito dalla siracusana Melino Nerella Edizioni ci va raccontando.
La storia, raccontata in prima persona da Danny, si snoda nell’arco di quasi un mese ed è un crescendo, lento ma inesorabile, di persecuzioni e di stati allucinatori terrificanti. Il nostro protagonista è un giovane e quotato esperto di computer grafica, ha un bel lavoro presso la Pro-Videos, dov’è stimato dai suoi capi, in particolar modo dalla bella Lara moglie del principale, ha una splendida fidanzata la brasiliana Ana Paula una vita, quindi, quanto mai lineare e soddisfacente. Solo che qualcosa inizia ad inclinarsi: prima la scomparsa di un dvd di lavoro, l’aspirapolvere danneggiata, un’inspiegabile stanchezza e poi degli incubi. Incubi molto, troppo reali, talmente tanto che i loro effetti si ripercuotono nella realtà. Danny inizia anche a vedere e sentire cose dentro la sua casa che minano la sua sanità mentale. Luci, rumori e uno strano riflesso sullo specchio, come un alone o meglio un’ombra. Si convince che quando lui dorme qualcuno agisca indisturbato…Solo che infine scopre che quel qualcuno è lui! Inoltre la procace Lara, con cui ha iniziato un rapporto adulterino, gli s’insinua il dubbio di sapere chi dorme realmente accanto a lui.
Paci ci regala un thriller coinvolgente che mischia sapientemente le atmosfere della ghost story con quelle dei medical thriller. Un viaggio nella psiche umana portata al limite massimo del punto di rottura dove poi vi è solo la follia. Lentamente anche noi lettori entriamo nei panni e nella quotidianità di Danny in un realismo unico. Una discesa verso la paranoia che ci accompagnerà anche a fine lettura. La Collezionista è come un boa costrictor che con calma ci avvolge nelle spire delle sue pagine e delle sue righe possedendoci completamente sino ad arrivare alla parola fine. Il libro è anche un rimando ad un vecchio sceneggiato Rai Ho visto un’ombra.
Ma è interessante quello che si legge tra le righe, l’autore raccontando l’infanzia-adolescenza del protagonista, trascurato da dei genitori distratti o troppo impegnati che ha come unico amico un pc, descrive la solitudine del moderno uomo telematico. Nonostante i numerosi mezzi di comunicazioni, i social network e quant’altro gli esseri umani sono sempre più soli e incapaci di comunicare. Toccanti e profondi i dialoghi del protagonista col padre malato in un tentativo di cucire, o meglio costruire, un rapporto affettivo a lungo trascurato. Ci troviamo di fronte ad uno dei pochi libri di genere nostrani da inserire nella top ten di questo 2011 che va finendo. Uno di quei lavori che a fine lettura fa dire “avrei voluto scriverlo io”.
TITOLO: La Collezionista
AUTORE: Salvatore Paci
EDITORE: Melino Nerella Edizioni
ANNO: 2011
PREZZO: € 13,00
PAG: 276
GENERE: Thriller
Un thriller dal ritmo incalzante; coinvolgente ed assolutamente magnetico. Dopo la prima pagina è quasi impossibile sollevare gli occhi e sospendere la lettura. Ho vissuto le stesse angosce del protagonista, tirando un sospiro di sollievo al termine del libro. Da non perdere!!!