Sai cosa ha detto la mia anima senza dire una parola?
Lasciala andare, liberala e tu scendi dal letto
e non mettere le ciabatte, cammina a piedi nudi e sentirai
il freddo giungere fino all'essenza delle cose.
Passeggia tra gli intonaci, la malta e la calce viva del tuo passato,
sono dolori ancora freschi senza il cartello che indichi
lavori in corso, asimmetrie ventricolari del proprio io che
creano infarti a rotta di collo, con l'unica soluzione
di sedersi affranti sulla poltrona del salotto.
È notte fonda.
Qual è l'origine di tutto questo, da dove viene quel dolciastro e
appiccicoso pensiero che domattina la vedrai alzarsi col suo solito
sorriso ignara dell'operazione a cuore aperto che stai subendo in questo
momento? Abbracci il tuo Lagavullin invecchiato sedici anni ma vorresti averne
anche solo venti, con le mani che grondano vita e senza cicatrici da
sfogliare come un album dei ricordi.
Il posacenere è pieno e scostare i mozziconi spenti non serve a niente,
ti hanno dato piacere ma si sono portati via una parte della tua vita,
incancellabili macchie di catrame sul tuo cammino.
Adesso te ne torni a letto, mio caro, è inutile che continui a commiserarti,
domani è un altro giorno e lei finalmente non ci sarà più.
Affogare i dispiaceri nell'alcol non ti servirà a niente, ricordati che sanno nuotare.
E tu stai ancora dormendo.
"incancellabili macchie di catrame sul tuo cammino."
e non solo a causa delle sigarette!!!