La perlpessità viaggia su quattro ruote

Racconti Manuela Catania

Ti dicono che dopo un po’ è come andare in bicicletta.  Ti dicono che è una tappa obbligata e che all’inizio è normale  sentirsi imbranati. Rafforzi la tesi pensando a tutte le persone stupide che conosci che guidano da sempre e anche piuttosto bene, e facendo a pugni con la tua proverbiale insicurezza agguanti le chiavi dell’auto col piglio tipico dell’automobilista consumato, e ti lanci in strada. La distanza tra te e quella macchietta rossa laggiù si riduce ad ogni tuo passo e ti sembra di avvertire lontana ma persistente una colonna sonora alla “Mezzogiorno di fuoco”. Nulla può spaventarti ora. Sei tu che hai in mano le chiavi. Sei tu che decidi se accenderla o meno e se debba andare a destra o a sinistra. Impacchetti ogni esitazione e immagini di poter tornare indietro per depositarla momentaneamente nella tua buca della posta e rimpossessartene quando rientrerai.

Infili la chiave nella serratura di questa metallica scatola “rosso Ferrari”, come lo definiva la signora che te l’ha venduta (e su una cinquecento fa abbastanza ridere). Giri la chiave e basta lo scatto del pulsante all’interno a farti credere che l’esitazione di poco prima abbia organizzato la più rapida ed efficace delle fughe, c’era da aspettarselo, colpa della fessurina in cima alla buca, dovevo sigillarla. Entri, ti siedi e chiudi la portiera. Riesce ad agitarti anche questo odore di lucido per interni. Quest’aria rarefatta. Infili il frontalino dello stereo per dare al tutto una parvenza di frivolezza, ma la tieni bassa per evitare di farti distrarre. Cintura, specchietti, chiave, accensione, frizione, prima. Ruoti un po’ il volante verso sinistra e un urlo meccanico proviene dal basso. Cacchio. Il freno a mano. Capita a tutti. Ti dici. Capita a tutti. Ok, ora ti tranquillizzi un pochino e riparti. Togli il freno a mano lasci la frizione, senza però ricordarti della regola insensata secondo la quale se lasci la frizione con la marcia inserita, funziona a tutto gas. Voglio dire: se non eserciti un’azione su qualcosa, questo qualcosa dovrebbe non funzionare!  Ti dici che potresti illustrare le tue perplessità sulla progettazione di un meccanismo come la frizione al proprietario della Punto verde sulla quale sei finita, sempre che non sia uno di quei tizi stupidi che però, guida piuttosto bene.

Sposti nuovamente il cervello dalla modalità “guida creativa ma, checchè se ne dica, coerente” alla modalità “le regole le ha già decise chi ha inventato questa carrettina”, risistemi  l’auto nella posizione precedente al danno. Spegni il motore, togli la chiave, metti il freno a mano, sganci la cintura, stacchi il frontalino, lo metti in borsa ed esci dall’auto. Stamattina a lavoro si va in bus. Ricorda. Sei tu che decidi. Sei tu che decidi di  non usarla.

Manuela Catania

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