le stelle sono andate tutte al cinema

come se non ti conoscessi più
come se non mi conoscessi

la pelle nuova
ancora morbida al tatto
tutta impastata di fluidi vischiosi
esuvie nell'angolo e zampe più forti
techno-esoscheletri dai colori fluo

e quanto ti sei già rotto
di riplasmare
il materiale è scadente e già visto
chino-bollini falsificati
su aridi fianchi
trovati al discount

highway elettrolessicali
brulicanti
di finti geni dagli occhi vuoti
e le vostre solitudini
non riescono a riempire
nemmeno la tazza vuota del caffè

guidando senza meta per le strade
- finestrini abbassati
a raccogliere il niente -
e nel cielo solo il grande vuoto
di un cartellone che è venuto giù

le stelle sono andate tutte al cinema
e qui si fuma o si muore
od entrambe
e si disegnano sorrisi sopra i muri
per ricordare un futuro che non c'è

socialrivoluzioni senza morti
sognando fuxia bombe a mano glam
si scivola nel vuoto complicato
colorandosi i piedi con l'henne

la barba del barista
sembra appesa
a un vecchio cartonato
da fastfood
e si parla senza dire nulla
in questa assurda e fresca
notte jazz

con la benda sull'occhio
me ne vado
a navigare verso porti nuovi
il sax messo vicino a un cassonetto
e sogni freschi
ripiegati nei calzini

scoloriti manifesti in bianco e nero
col nome che oramai non uso più
e danzo saltellando
senza fretta
tra polvere, barboni ed entropia.

"Avete dei problemi con le stelle voi. Li avete."

VeraLiberta
VeraLibertà nasce a Milano ma, ben presto, scappa in cerca del mare. Scrive, da sempre, su tutto quello che le capita a tiro: fogli, scontrini, muri, a volte anche sulle proprie mani. Quando non scrive, scatta fotografie, legge o dorme. Ha una vera e propria cotta per gli haiku giapponesi e per la poesia contemporanea. Da grande vuole fare il pirata. Ha pubblicato due libri di poesie: "Le stelle dono andate tutte al cinema" e "Biologica al 97%". Fa parte di Nucleo Negazioni.

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4 Commenti

  1. All'inizio avevo pensato che stavi mettendo parole a caso, ma poi...

    "tra pol­vere, bar­boni ed entropia."...

    mi ci trovo anch'io volentieri...

  2. Vera metropolitana, che percorre le strade della notte e della vita col suo occhio a volte cibernetico. Quello che io, manco se me lo facessi impiantare, avrei mai. Per questo curioso nuovi mondi fatti di poesia a graffito, attraverso i tuoi versi. Magnifica.


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