Amava crogiolarsi seduta sul muretto di recinzione del parco. Un libro aperto sulle gambe. Una frase, un capoverso. Poi alzava gli occhi verso il cielo azzurro e si perdeva ad immaginare. I personaggi e i luoghi e i pensieri espressi e quelli nascosti fra le righe e i colori e le sfumature e le intenzioni. Tutto un mondo prendeva vita. Una vita che non era reale ma che riempiva gli spazi della sua anima e zittiva i pensieri che l’avevano sovrastata nei giorni di pioggia, quando il muretto e il parco e la natura erano inaccessibili. Leggere nella sua cameretta non era la stessa cosa, nemmeno tenendo la finestra aperta, nemmeno sedendosi sul dondolo a ridosso di essa.
Si nutriva delle parole e si dissetava con la punteggiatura.
Il sole tiepido le scaldava il volto, la pelle delle braccia e delle mani non più imprigionate in maglioni e giacche a vento. Una semplice T-shirt bianca come le pagine di un libro ancora tutto da scrivere.
sembra di essere lì... 🙂
Ma se al posto del libro ci metti un bel quaderno bianco...
in pratica ottieni me sul muretto XD
non avevo dubbi 🙂