Lucio Fulci incontra Franco e Ciccio

Cinema Gordiano Lupi

Prima puntata

Lucio Fulci conosce Franco Franchi e Ciccio Ingrassia al Festival dell’Avanspettacolo, che frequenta con i suoi amici De Feo e Talarico, e pensa che siano perfetti per costruire una coppia comica all’italiana, basata su gag alla Gianni e Pinotto.
Lucio Fulci ha un buon rapporto con Franco e Ciccio, tanto che insieme a Franco realizza pure la trasmissione televisiva Un uomo da ridere. Le pellicole da lui dirette con i due siciliani sono ben tredici, dal 1962 al 1967. La coppia comica è una sua invenzione, perché prima de I due della legione (1962) le apparizioni cinematografiche dei due attori siciliani si limitano a comparse in musicarelli e commedie non costruite sulle loro doti. In ogni caso gli incassi dei primi film con Franco e Ciccio sono di tutto rispetto e anche L’onorata società (1961) di Riccardo Pazzaglia - dove sono protagonisti - non va per niente male. Lucio Fulci incontra gli attori ideali per un film che avrebbe dovuto essere interpretato da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, ma il rifiuto dei due comici è provvidenziale e prelude alla nascita di una coppia longeva per il nostro cinema popolare. La sceneggiatura de I due della legione (1962) è opera di Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi, che rimaneggiano un primitivo copione di Leonviola, Bianchi Montero e Di Palma. Gli sceneggiatori invertono i ruoli e Fulci deve riscrivere tutti i dialoghi, assegnando a Ciccio il compito più serioso, da spalla, mentre Franco interpreta il comico puro, il “mamo” (tonto). Fulci compie una scelta storica per il cinema di intrattenimento italiano regalando una precisa fisionomia al duo più amato dai ragazzini degli anni Sessanta. La critica alta prima o poi dovrà riconoscere i suoi meriti, abbandonando i razzismi intellettuali, visto che i veri amanti del cinema apprezzano sia il regista romano che la coppia comica.
I Due della Legione (1962) è il primo Franco e Ciccio movie diretto da Lucio Fulci, interpretato anche da Alighiero Noschese, Aldo Giuffrè e Rosalba Neri. Un successo clamoroso, anche se esce sotto l’egida della piccola Ultra Film - Sicilia Cinematografica spa, ma dopo la prima a Sorrento e il formidabile incasso di Torino (4 milioni nel primo giorno di programmazione) subentra la Titanus. Questo film introduce il suffisso I due che resterà nei titoli a venire e sarà un segno distintivo della coppia comica. In sintesi la trama come la riporta il Mereghetti: “Accusati della morte del capo della camorra, Ciccio e Franco si arruolano nella Legione straniera per sfuggire alla vendetta dei delinquenti napoletani. Nel deserto, per puro caso, scoprono una congiura ai danni del sultano Mustafà (Noschese)”. Si tratta di una parodia dei film statunitensi sulla Legione straniera, una prima interpretazione ironica e dissacrante che inaugura un genere nelle corde dei due attori. Le Massaggiatrici (1962) esce un mese dopo I due della Legione, girato con i soliti tempi rapidi del cinema popolare, ed è il secondo Franco & Ciccio movie diretto da Fulci. La pellicola è una coproduzione italo - francese, scritta da Oreste Biancoli, Vittorio Metz, Italo De Tuddo e Antoinette Pallevant. Si tratta di una farsa di poco spessore, una pochade moderna, nella quale i nostri due comici ricoprono il ruolo di uscieri d’albergo e non sono attori di primo piano. Interpreti principali: Philippe Noiret, Ernesto Calindri, Sylva Koscina, Cristina Gajoni, Valeria Fabrizi, Marisa Merlini, Luigi Pavese, Nino Taranto. La trama: “Un gruppo di prostitute di lusso opera a Roma con la qualifica di massaggiatrici. Due ricconi milanesi (Calindri e Pavese) cedono alla tentazione e si cacciano in un mare di guai”. Noiret è al primo film interpretato in Italia ed è l’attore più importante del film perché interpreta un uomo politico democristiano corrotto e ipocrita. La farsa è basata su una blanda esposizione di rapidi nudi femminili (non si va oltre le gambe…) e su una velata critica alla corruzione politica che costa il divieto ai minori di diciotto anni. Altri tempi.
Gli Imbroglioni (1963) è il terzo incontro tra i due comici e Lucio Fulci, uno dei primi film a episodi girati in Italia, intelligente e graffiante, ancora moderno e godibile. La pellicola è scritta da Mario Guerra, Vittorio Vighi, Castellano e Pipolo, prodotta da Dario Sabatello per la Produzione D.S. srl di Roma e la Tecisa Film di Madrid. L’azione si sviluppa in un’aula di tribunale e vede protagonisti Raimondo Vianello, Aroldo Tieri, Franco e Ciccio, Antonella Lualdi, Walter Chiari, Oreste Lionello e Margaret Lee. Lucio Fulci, dopo aver scritto e sceneggiato Un giorno in pretura (1954), girato da Steno insieme al futuro regista de paura come assistente, realizza una sorta di sequel apocrifo interpretato da attori comici che vanno per la maggiore nei primi anni Sessanta. Gli imbroglioni è un lavoro giovanile di Fulci, molto divertente, dotato della classica struttura a episodi, nascosta da varie cause decise dal pretore di un tribunale romano. I due amici sono in fuga dalla Sicilia in cerca di fortuna, ma si cacciano in una serie di guai e sono artefici di piccoli imbrogli che li portano ad accumulare diverse condanne e parecchi anni di galera. Grande incasso.
Nel 1964 Fulci gira I maniaci, scritto ancora dal regista con la collaborazione di Mario Guerra, Vittorio Vighi, Castellano e Pipolo, interpretato da un buon cast: Walter Chiari, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Enrico Maria Salerno, Franco Fabrizi, Lisa Gastoni, Aroldo Tieri, Alberto D’Orsi, Gigi ballista, Barbara Steele, Margaret Lee, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Gaia Germani, Ugo Fangareggi e Corrado Olmi. Le musiche sono di Ennio Morricone. Si tratta di un buon film a episodi per criticare con spunti satirici l’Italia del boom. Si ironizza su sport, politica, macchine, collezionismo, hobby, qualunquismo, spogliarelli, razzismo, debiti e molte manie fonte di stress e di ansia. Franco e Ciccio sono gli ottimi interpreti di un solo episodio, intitolato La comica finale - il weekend, insieme a Ugo Fangareggi, Ignazio Leone e Margaret Lee. Sono due ladri che cercano di fare un colpo in un appartamento disabitato, ma si imbattono in una coppia di amanti clandestini che manda all’aria il loro piano. Lucio Fulci cita I mostri e sfida la censura sia per situazioni erotiche che per satira politica. Per questo deve subire un ridicolo divieto ai minori degli anni diciotto che impedisce alla pellicola di bissare il successo della precedente.
Nel 1964 Lucio Fulci gira altri tre film con Franco e Ciccio protagonisti assoluti: I due evasi di Sing - Sing, 002 Agenti segretissimi e I due pericoli pubblici.

Gordiano Lupi
Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Collabora con La Stampa di Torino. Dirige la collana di Narrativa Latinoamericana di Edizioni Anordest. Traduce gli scrittori cubani Alejandro Torreguitart Ruiz e Yoani Sánchez. Ha pubblicato molti libri monografici sul cinema di genere italiano per la casa editrice romana Profondo Rosso. Collabora con www.tellusfolio.it curando rubriche su Cuba, cinema italiano e narrativa italiana. Tra i suoi lavori più recenti: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son - viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Mi Cuba (Mediane, 2008), Fellini - A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Sangue Habanero (Eumeswil, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Per conoscere Yoani Sánchez (Il Foglio, 2010), Velina o calciatore, altro che scrittore! (Historica, 2010), Tinto Brass, il poeta dell’erotismo (Profondo Rosso, 2010), Fidel Castro – biografia non autorizzata (A.Car, 2011). Cura la versione italiana del blog Generación Y della scrittrice cubana Yoani Sánchez e ha tradotto per Rizzoli il suo primo libro italiano: Cuba libre – Vivere e scrivere all’Avana (2009). Pagine web: www.infol.it/lupi. E-mail per contatti: lupi@infol.it. I miei blog: www.gordianol.blogspot.com (SER CULTOS PARAC SER LIBRES, di cultura cubana) e //cinetecadicaino.blogspot.com/ (CINEMA, soprattutto italiano).

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