Io ti amavo male.
Cammino sui binari dei treni per raccogliere quei piccoli fiori rossi che crescono ai bordi, hai presente?
Piccoli fiori rossi da mettere nei capelli.
Per guardare nello specchio me e alle mie spalle ciò che è.
La malagelosia che un cuore a metà non poteva placare.
E’ una specie di rete metallica che ti impiglia e ti imbriglia
La bruttezza delle cose
Del possesso
Del pensiero
La malagelosia che non ha senso dell’umorismo
Boriosa e Amara come una vecchia zitella
Lei che ti frega sempre.
Ti spinge al suo livello e ti batte per grettezza.
Ti prende senza appello, colpevole, dice, e non ti ascolti più.
Che brutta donna imbrigliata che vedo.
Una specie di statua di sale con i fiori rossi fra i capelli
E tanta polvere fra i pugni.
Credo che sia il tuo cuore o forse è il mio.
E volevo tutto quello che non potevo avere,
e lo volevo a tal punto da gelare il sangue.
Il tuo.
Modi terribili.
Cuore sincero.
Mezzo sepolto da cenere e neve.
Inspiegabilmente vivo.
Pensavo che,
Non ho mai appeso per te cuoricini di cartone dal soffitto,
e ho smesso di scrivere belle frasi sui vetri.
Pensavo che,
mi piaceva svegliarmi e trovarti accanto.
E che quando non ti ho trovato più è cominciata la mia malattia.
Avrei dovuto vederlo che invece passeggiavi per casa,
Avrei dovuto sapere che ciò che non dicevi era l’unica risposta possibile.
Se rimanevi così lontano era solo per salvarti,
da ciò che non potevi dare
da un noi che non potevamo avere.
Io invece mi sono fatta travolgere dalla bufera,
E mi sono sentita viva,
ne valeva la pena,
ma le gambe non hanno retto.
E sono caduta.
Più e più volte.
Volevo averti e il resto non contava.
Ho perso di vista il punto di partenza
Non sono mai partita
Mi sono persa
Non ti regalo scuse,
ma adesso cammino sui tetti disseminando cuoricini di cartone
Lo faccio perché non spero che torni
Ma mi basta che tu li veda,
La sera li ritaglio e scrivo frasi invisibili,
e guardo la porta di casa
dove non ci sei più
La malagelosia ha di buono che ti cambia
Ti fa passare nei giorni sinceri
Quelli che detestavo
Dove il vento non ti sferza,
ma ti accompagna
dove ti ripeti che va tutto bene
dove metti un vaso al centro del tavolo
cambi aria
apri le finestre
Pensavo che non ho curato più il giardino
E le farfalle come faranno a venire?
E tu quando verrai?
E se verrai porta con te la vernice
Che la mettiamo sulle mani e riempiamo di impronte il cartone avanzato
E scoppiamo di nuovo a ridere mentre ci guardiamo sporchi di verde e felicità.
Io ti amavo, male.
Puntoebasta
Noexcuses.
Malagelosia
E ora mi guardo naufraga tra le naufraghe,
nullatenente
giocatrice d’azzardo
che non può più azzardare niente
io mi guardo, e tante certezze non le ho,
ma so’ una cosa.
C’è sempre tempo per la rinascita di una donna.
E tu cerca di volermi bene.
Come ne vorresti ad una bella storia che è cosa tua.
Che bella che sono con i fiori rossi fra i capelli.
E te fra le mie braccia.
meno male che ci sei... che bello leggerti Loredana ...