Penso
perfino
di tornare sui miei passi
mandare indietro le lancette del tempo
di tanto troppo
mandare all'aria tutto
tornare a quando
niente
di quello che avevo mi piaceva
né brillava
ma era certo
era almeno un porto
cancellare tutto
come l'acqua con il tergicristallo
rinunciare adesso
anche a tutto questo
un colpo di spugna
e via
indietro nel tempo
nessun dono grazie
nessun beneficio
se questo è il prezzo
perché ho fatto tanto
almeno prima
non sapevo che esistevi
nemmeno lo sognavo
almeno prima
mi sapevo accontentare
e non fremevo
almeno prima era tutto grigio
e non tutto bianco
o tutto nero
troppa felicità può dare alla testa
è sbagliata
dopo non puoi farne senza
un'altra droga
un'altra condanna
l'altra faccia di questa medaglia
che non avrei mai voltato
e mi piaceva com'era
e come si mostrava
nessuna collocazione
nessun ruolo
solo un raggio nel cielo
speranza e luccichio
e non chiedevo di meglio
dell'orecchio che ascolta
e la mano pronta
un'altra onda
poi passa
ma ora so che ritorna
maledetta felicità
che ora manca
e ancora si ricorda.
Karen Lojelo
quanto è vero!!!!!
"...«Sei affascinante quando scrivi.»
«Solo quando scrivo?»
Ride di gusto.
«Più del solito. Quando scrivi di più, perché hai la stessa espressione di quando facciamo l’amore.»
«Cioè?»
«Non so. Ti brillano gli occhi. Sei concentrato e perso. Divino e diabolico insieme.»
«Grazie. Sembra essere un bel complimento.»
«Si vede che ci metti la stessa energia, la stessa passione.»
Ride ancora, ti bacia e ridi anche tu. Ridete come due bambini che guardano un cartone animato.
Maledetta, immeritata allegria."
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È straordinario quando ci si emoziona per le stesse cose.
È come essere bagnati dallo stesso fiume, sconosciuti e lontanissimi.
grazie Guido... il tuo commento è un'altra poesia 🙂