"Che a parlare con la notte una si perde...o si ritrova"
all'incirca così le aveva detto il gatto che lei aveva soprannominato "mezze calzette"
per via delle zampe mezze bianche.
E lei s'era rincattucciata in quel suo angolino colorato, nuda nuda,
come solo con la notte sapeva fare.
E poi era scesa dal cielo scuro tanta neve,
leggera come zucchero filato...che quasi si poteva mangiarla...
e magica, come quel silenzio che pareva la buccia rosa d'una pesca.
Lei l'aveva presa tutta quella neve, senza scansarsi.
Non ne aveva mai avuto paura, le facevano paura invece i fiori di plastica,
quelli sì che la facevano tremare più d'una bambina.
Non ne aveva paura perché aveva imparato a fidarsi delle sue notti,
lunghe e senza scampo, ma molto più sincere di certi giorni.
Aveva respirato a fondo l'aria gelida,
così gelida che quasi le immobilizzava il cuore,
mentre pensava che forse ci sono cose che non si possono capire,
ma solo accettare.
E poi il mattino l'aveva trovata così,
come una margheritina senza prato,
sbocciata nel buio chissà come e chissà perché.
La fede nella saggezza della vita è come il sole nel buio, a volte.
Elena Condemi
httpv://www.youtube.com/watch?v=StRtFh01XUo
bella bella bella