A Nord tra Zombi e Furie...

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi

La Contaminatio era una tecnica di scrittura utilizzata dagli antichi sceneggiatori romani con la quale, nel comporre le proprie sceneggiature, prendevano a modello un'opera greca; ma non si limitavano a tradurla bensì la arricchivano di scene nuove tratte, però, anch'esse, da opere drammatiche greche. Col tempo sappiamo che la scrittura si è voluto ma adesso sembra che quest’usanza di attingere e modificare, con l’aggiunta di altri generi, le vecchie opere sia di nuovo in voga.

Un esempio e la riedizione, spesso in chiave horror, dei grandi classici del passato, uno tra i più famosi è l’opera di Jane Austin Orgoglio e Pregiudizio, a cui Seth Grahame-Smith ha aggiunto al dicitura zombi. Quindi alla classica storia d’amore di Elizabeth Bennet e delle sue sorelle si aggiunge un elemento zombesco. Il libro ha avuto un grande successo e si sta già parlando di un seriale tv o di un lungometraggio.

Adesso la Nord Edizioni ci regala un secondo capitolo della saga dei Bennet, a firma di Steve Hockensmith (pag 320 € 14,90) dal titolo Finché morte non vi unisca. La nostra storia si svolge dopo alcuni anni dal matrimonio Lizzy e il suo Mr Darcy. L'Inghilterra è ancora afflitta dal morbo che l’ha trasformata in un covo di zombi. Ma oltre alla tragedia nazionale c’è anche un piccolo dramma familiare difatti, secondo le rigide usanze inglesi, una donna sposata non può più combattere pertanto la nostra è costretta ad una vita matrimoniale, senz’altro ricca d’amore ma indubbiamente piatta. Parimenti anche le sue due sorelle nubili, Kitty, sempre più irriverente, e Mary, sempre più una femminista ante litteram, sembrano destinate ad un futuro di zitelle per accudire la sempre più apprensiva Mrs Bennet.

In mezzo a questo menage familiare accade il dramma: durante una passeggiata una di quelle creature infernali morde Darcy, condannandolo così a diventare a sua volta uno zombie! La situazione è drammatica ma Elizabeth non si arrende per amore è pronta a mettere da parte l’orgoglio e chiede aiuto alla sua peggior nemica la potentissima e odiosa zia di Darcy. Ella, infatti, anni addietro stava studiando una cura se non per curare almeno per rallentare l’effetto del morbo. Ma ovviamente nulla si fa per nulla, la perfida zia ordinerà a Lizzy di lasciare a lei e a sua figlia, la scialba e tetra Anne, la cura di suo marito mentre lei dovrà andare a Londra sulle tracce di un nobile scozzese, rettore del famigerato sanatorio Bedlam e medico di corte, che sembrerebbe avere una cura…

Hockensmith continua la linea tracciata da Grahame-Smith ma, essendo libero dalle pastoie del romanzo originale, sviluppa una storia in cui si mescolano spy-story e intrighi in cui la componente action e fiction è molto più sentita. Egli mostra anche la realtà politica dell’Inghilterra post morbo: è solo l’ombra del grande impero coloniale che fu, stretta nel suo isolamento, in una società cristallizzata e classista. L’autore lancia anche una frecciatina antirazzista e multiculturale. Il finale è molto grandguignolesco.

 


Le Furie o Erinni nella mitologia grecoromana, erano le personificazioni femminili della vendetta. Secondo la leggenda esse nacquero dal sangue di Urano, fuoriuscito quando Crono lo evirò, mentre un'altra tradizione le dice figlie della Notte. Erano tre sorelle demoniache abitatrici degli inferi: Aletto, Megera e Tisifone. Secondo la più accreditata interpretazione, esse rappresentavano il lancinante rimorso che scaturiva dai fatti di sangue più efferati.

Dopo angeli, vampiri, demoni, licantropi, zombie, fate, fantasmi e sirene ecco che arrivano, direttamente dalla mitologia classica, vecchia fonte di inesauribile ispirazione, le Furie. A riesumarle è Elizabeth Miles col suo Il dono delle Furie (pag 366 € 16,50)

C’è qualcosa di anomalo in Ty, Meg e Aly, tre splendide ragazze, troppo troppo perfette per essere reali, di recente stanno sconvolgendo la vita di alcuni ragazzi di Ascension, tranquilla cittadina di provincia americana. Comparse dal nulla una sera prima delle vacanze natalizie quando si era sparsa la voce che Sasha Bowler, studentessa del liceo, ha tentato il suicido gettandosi dal Ponte delle Pisciate. Strana coincidenza. Così com’è strano che Ty sia comparsa a turbare la vita di Chase Singer, l'astro nascente della squadra di football, che sembra avere a che fare con la tragedia di Sasha. Così come Aly perseguita Emily Winters, che sembra avere, da qualche tempo, una relazione che con Zach, fidanzato di Gabby la sua migliore amica, una relazione che nessuno avrebbe mai dovuto scoprire. Ecco perché Chase riceve in regalo un'orchidea rossa ed Emily ne trova una identica sul sedile dell'auto. È un avvertimento. È il dono che segna il destino di chi deve pagare per le proprie colpe. È il dono delle Furie...

Quello della Miles non è un horror per young adult come gli altri. Qui la componente sovrannaturale e orrorifica è velata ed è in un lento crescendo. L’autrice gioca abilmente con la psicologia dei vari personaggi, con le loro paure, le loro angosce e i loro dubbi. Potremmo definirlo un romanzo dallo sfondo socio-psicologico poiché mostra come funziona la vita nei licei americani, cosa vuol dire far parte di quelli che contano, e cosa essere un paria, un reietto. Ci mostra una società, che per molti versi non si distanzia da quella della Austin, in cui vigono delle regole non scritte, in cui il censo, l’immagine e le amicizie giuste sono l’unica cosa che conta. La paura di Chase di sbagliare, il fatto che si sappia in giro che lui appartiene ai quartieri popolari, è specchio di una società, quella statunitense, fin troppo superficiale ed edonista. Nel libro possiamo trovare anche dei richiami al serial Popular quanto a Carrie, ma io vedo anche, nella scena di Sasha in coma, un tocco di Aenigma del nostro Lucio Fulci.

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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1 Commento

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