"Peter&Chris": insieme sui i sentieri del cinema horror con un duo unico

Recensioni Vito Tripi

Ci sono volti cinematografici e/o televisivi che ci diventano familiari quasi rassicuranti. Può sembrare strano se il riferimento è per degli attori horror, ma non assurdo. Una battuta di una comica nostrana faceva “ci si affeziona al presentatore del meteo figuriamoci ad un marito”. Oddio il paragone non vuol essere così forte, ma molto spesso alcuni attori accompagnano, con le loro performance, parecchie ore della nostra crescita, tanto da poterli considerare quasi degli zii acquisiti.
Personalmente sono arrivato a provare un affetto quasi filiale per icone del cinema horror quali Lugosi, Karloff, i Chaney, sempre con un rispetto quasi reverenziale, ed uno ancora più profondo per la seconda genesi di attori orrorifici quali Vincent Price, Peter Cushing, Christopher Lee e Donald Pleasence. Talmente sincera da provare quasi una stretta al cuore ogni qualvolta si rivede una loro pellicola pensando che molti di loro ormai non ci sono più. Con un vago senso di colpa per non essere riusciti a dir loro grazie per tutte le emozioni che hanno suscitato.
Oggi più che mai questo smarrimento nel panorama del cinema horror è forte poiché, anche se i registi e gli sceneggiatori non mancano, e anche se gli effetti speciali sono migliori, mancano degli attori professionisti di questo genere. Tolti Robert “Nightmare” Englund e Ron “Hellboy” Perlman, che anche loro iniziano a sentire il peso dell’età, non ci sono dei degni eredi delle vecchie star. Le quali purtroppo iniziano ad essere misconosciute dalle nuove generazioni. Lo stesso Chris Lee se non avesse fatto la trilogia del “Signore degli Anelli”, nei panni di Saruman, e quella di “Star Wars”, come Darth Tyrannus, sarebbe stato relegato all’oblio tra i più giovani.
Per questo è una grande soddisfazione vedere pubblicati dei testi sul cinema horror, che poi a mio avviso diventa cinema d’autore, ben documentati che arrivano all’essenza stessa del tutto. Questa volta è il duo Angelica Tintori e Franco Pezzini, ancora una volta insieme dopo il succulento “The Dark Screen”, ha parlarci di un duo importantissimo non solo del cinema horror, quanto del cinema in generale, ossia Peter Cushing e Christopher Lee con “Peter&Chris: i Dioscuri della Notte” per i tipi della Gargoyle Books.
Questo testo è una vera chicca non solo per gli amanti del genere ma per gli ammiratori dei due attori. Il testo non è tanto e solo una biografia congiunta di questo storico tandem cinematografico ma è un’intera pagina di storia di mezzo secolo di cinema britannico e non solo. Il volume riporta le citazioni e i giudizi tratti non solo da testimonianze di prima mano, come quella di Yvonne Furneaux (personaggio femminile di “The Mummy”), ma dalle varie (auto)biografie dei due attori, a tuttoggi inedite in Italia, passando per i vari tomi sulla storia del cinema orrorifico.
Un lavoro certosino che “spacca il capello in 4” come si suol dire.
Un libro che può essere letto in due modi: per chi poco conosce dei Dioscuri seguendo l’ordine progressivo, per chi, invece, è già un fan rodato, o avvezzo alla storia del cinema horror, scegliendo gli argomenti che più li intrigano.
Difatti la prima parte del libro è la classica biografia intrecciata del famoso Tandem, che fa anche un quadro storico del mondo in quel frangente, mostrando anche le similitudini tra i due attori: tutti e due nascite non proprio volute, Cushing veniva vestito da bambina visto che la mamma voleva una femmina, a Lee verrà sempre rinfacciato dalla madre l’essere stato “un errore”; ambedue servirono la loro Patria durante la Seconda Guerra Mondiale, anche se in maniera diversa; entrambi furono sentimentalmente monogami. E poi ovviamente le differenze: in primis nella fisicità Peter smilzo e mingherlino, con l’aplomb del tipico britsh man, mentre Chris alto ben 1,92 con un tocco per così dire esotico essendo di madre italiana; nel privato il primo molto riservato e casalingo, il secondo più presenzialista e mondano. Ma l’incontro tra i due sul set de “The curse of Frankenstein” nel 1957 segnerà l’inizio di un sodalizio, non scritto ma empatico, che si snoderà attraverso gli anni dentro e fuori dai set.
E qui sta la grandezza del libro. I due autori sezionano passo passo tutti i film i cui i Dioscuri hanno lavorato, parlando dei retroscena, dei dietro le quinte, rendendo omaggio a tutti coloro che vi hanno partecipato: gli attori, i registi, i costumisti, gli addetti al make up ed altri. Ne spiegano la simbologia, i richiami sociali e politici. Anche la vita dei due attori viene illustrata in quel mentre dei vari film. Così vedremo il periodo di esaurimento nervoso di Lee per il troppo lavoro, la dolorosa perdita dell’amata Helen per Cushing, ed il dolore di entrambi per la perdita del comune amico e collega Vincent Price.
Inoltre i due autori riescono ad usare un linguaggio scorrevole più da narrativa che da saggistica, con dei sottotitoli per ogni capitolo anche molto sarcastici ed azzeccati un testo che potrebbe, o meglio dovrebbe, venir adottato nelle Università per chi studia Storia del Cinema. Non nego che leggendo queste pagine ho avuto gli occhi velati da una forte nostalgia, per questo ringrazio Tintori e Pezzini per averci regalato questa perla letteraria, ma soprattutto e un modo per ringraziare quei grandi indimenticabili ragazzi quali Peter Cushing, Chris Lee ed anche Vincent Price: grazie per tutte le emozioni che avete regalato, grazie per tutti i sogni. Grazie di cuore e grazie di tutto!
Vito Tripi
TITOLO: "Peter&Chris: I Dioscuri della Notte"
EDITORE: Gargoyle Books
AUTORE: F. Pezzini&A. Tintori
PREZZO: € 16,00
PAGINE: 410

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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