Sono qui.
Qui dove i rami dei mandorli
sfiorano già pieni i muri a secco.
E se si alza appena un po’ lo sguardo...
quasi li si confonde con le nuvole morbidamente
stropicciate.
Così belli che m’imbarazza guardarli dalla vetrata.
Abbiamo mangiato cotechino e lenticchie.
“Se no si rovina” , dice mia madre.
Così il pranzo del primo marzo pareva quello di capodanno.
E sì che vorrei ricominciare.
Ricominciare tutto l’anno…, dal principio sì.
Anzi, ricomincerei dall’anno prima.
Ho bisogno di un caffè adesso.
Non lo voglio sapere quello che fai.
Pare una spina di vetro
questa primavera che osa arrivare.
Ma non potrò guardarla sempre dalla finestra.
Dovrò camminare…ancora e ancora.
“Da ora in poi”…mi ripeto.
Che è come avere scarpette morbide d’equilibrista
su un filo spinato…Sanguino chilometri d’inchiostro
perché non ho né il tempo né la voglia di star male.
I mandorli sono indecenti oggi.
Così soffici che dovrebbero fermarli.
Scriverò ancora. Mi faccio un caffè.
Non voglio respirarti in quest’aria mite che m’accarezza.
Ridicolo…biglie nel cuore e in testa un sasso
mentre m’illudo d’ignorare il sole.
Gioco con una virgola come fosse una mezzaluna.
Elena Condemi
bellissimo questo pezzo Elena...davvero complimenti mi piace da morire... tanto tanto tanto...
'Ricominciare tutto l’anno…, dal principio sì.
Anzi, ricomincerei dall’anno prima.
Ho bisogno di un caffè adesso.
Non lo voglio sapere quello che fai.
Pare una spina di vetro
questa primavera che osa arrivare.
Ma non potrò guardarla sempre dalla finestra.
Dovrò camminare…ancora e ancora.
“Da ora in poi”…mi ripeto.'
Grazie karen. 🙂
si, mi piace.
🙂
grazie:))