Ricordo di un '900 italiano
Sei stato un uomo forte, hai avuto il coraggio di fidarti ciecamente dei tuoi simili ed hai rischiato per questo. Sei stato un uomo forte, hai preferito essere gentile anche con chi non si accorgeva minimamente del tuo fare, continuando a comportarti con silenziosa dedizione, semplicemente ritenendolo giusto. Garbato anche con chi ti derideva e non sapeva esserlo. Hai vissuto nel sapere, senza avvertire il bisogno di un televisore per essere aggiornato, ti è bastato vivere ed ammirare gli occhi di tua moglie per andare oltre il mistero del conoscere. Hai potuto leggere strepitosi romanzi di avventura sfogliando solo poche pagine in tutta la tua lunga vita, ti è stato sufficiente guardarti le mani e ripensare ai volti incontrati nel tuo ritorno solitario a Fabriano, dove hai trovato lacrime commosse ed abbracci d'amore , dopo i giorni di prigionia vissuti in Urss, per la smania di potere di uomini in nero riempiti di superbia. Dopodiché sei diventato un comunista partigiano. Uno di quelli che andavano in chiesa ad ascoltare i preti che arrivavano in bicicletta con la tonaca ben sistemata, come si conveniva fare, più di quel che si è narrato, nel cuore contadino del “Bel Paese”. Hai superato la modernità semplicemente restando seduto fuori la porta nei pomeriggi di primavera, contemplando le bellezza della stagione e la curiosità di chi ti osservava stupito, come fossi uno strano esemplare capace di comportamenti ignari ad ogni logica.
Sei stato un uomo forte perché non hai creduto nell'idea dell' uomo forte. Sapevi di non esserlo e non lo hai desiderato.
la memoria... il ricordo... quello che provano a toglierci, quello che sembra vogliano farci credere che non è importante e occupa solo spazio nelle nostre anime.. e invece in esso trovo le mie radici e la forza di combattere.
benvenuto Fabio! 🙂
Grazie Karen! 🙂
E' vero Mariella, nel ricordo pssiamo trovare la forza per lottare, non soltanto in quello legato a momenti strettamente personali...
Credo che il passato in realtà molto spesso non è semplicemente tale. E' un fuoco, che seppure non arde più come prima, lascia viva la sua scintilla, da dove possiamo, sia nel presente che nel futuro, riaccenderne altri.
Anche quando è nero può essere prezioso, magari per farci gioire degli altri colori, di quelli ammirati o non ancora visti...