Rockabilly Love
(da leggere ascoltando la canzone)
httpv://www.youtube.com/watch?v=js8Lk7VDqT8&feature=share&list=RDjs8Lk7VDqT8
Susanna corre, corre Susanna mentre il signor Brown imbraccia il suo fucile sentendo i cani abbaiare al suo passaggio. Ma Susanna corre, corre Susanna perché non vuole le sue labbra, non vuole il suo sorriso, non vuole toccare la sua mano.
Corre Susanna, più lontano che può, mentre la signora Black si infila gli occhiali scostando la tendina lilla dalla finestra sentendo i passi sul selciato davanti casa sua. Corre Susanna, che non vuole farsi prendere dalla malinconia, dalla passione, dal rimpianto.
Susanna corre e perde il suo foulard che resta impigliato sul muso di Charlie che non vede più il gatto che stava inseguendo, corre Susanna perché ha paura di restare impigliata anche lei a quel desiderio che le toglie il fiato. E mentre corre le lacrime si ghiacciano sul suo viso entrandole dentro le orecchie.
Ma Susanna corre perché l’amore è come è una malattia per cui non esiste una cura e lei non vuole più prenderla che è stanca di aspettare di guarire. Corre per dimenticarlo in fretta quanto in fretta corre, mentre il piccolo Tom seduto sugli scalini vedendo i suoi capelli rossi al vento immagina che spiccherà il volo come l’aquilone che gli ha regalato suo padre il giorno del suo compleanno.
E Susanna corre, corre che le fa male il petto quando gli sta vicino e non vuole ritrovarsi ad immaginare che vivrebbero felici e contenti perché la vita non è una favola dei fratelli Grimm.
Susanna corre più veloce del vento che ha spostato tutto quando lui è arrivato con la sua cadillac e l’ha guardata spostandole il mondo da sotto i piedi, mentre le cheerleader si ripetono all’orecchio che è matta quella e meno male che se ne va.
Susanna corre, corre che lei non sarà mai come loro e non è una ragazza da sposare ma solo un disastro da evitare e presto lo avrebbe scoperto anche lui se fosse rimasta.
Susanna corre che lei è di un altro mondo dove le cose non camminano piano ma vanno veloci e non hanno freni e lei non sa fermarsi.
Corre Susanna, corre, eppure è ancora lì ferma sotto al semaforo che lo guarda e il tempo sembra essersi fermato. Susanna corre ma non si è spostata di un millimetro e non riesce a smettere di guardarlo mentre un’altro colpo di vento le solleva il vestito e i capelli insieme.
Corre Susanna, corre nella sua mente, in un posto lontano dove lui non possa trovarla senza accorgersi che sta girando intorno e gli sbatte contro mentre il jukebox suona ancora la stessa canzone. Corre Susanna, corre con la mente a una casa bianca con le tendine lilla alle finestre, tre bambini e un’altalena nel giardino, corre Susanna con il pensiero della sua mano in quella di lui.
E mentre lei corre il tempo si è fermato con gli occhi dentro gli occhi e due cannucce per un frullato.
(Karen Lojelo)
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