Un tempo le parole vennero seppellite dalle parole.
Vi furono uomini che ne fecero miliardi di repliche, come fossero cartoline raffiguranti luoghi d’arte alterati e snaturati, vendute in cambio di risate altrettanto artefatte.
Con l’alternarsi delle stagioni le parole cambiarono forma e si tinsero dei più disparati colori. Apparvero gli smiles, simboli grafici molto simili ai disegni che nelle caverne abitate dai nostri avi raccontavano del fuoco e della caccia, ma a differenza di questi furono standardizzati e per tale motivo non riuscirono sempre a svolgere il compito per il quale vennero creati, ovvero quello di dover comunicare lo stato d’animo delle persone in modo semplice ed immediato. Gli smiles affiancarono le parole in moltissime frasi, vi furono volte in cui le sostituirono completamente. Comparvero i glitters, incroci luccicanti di figure e colori che avrebbero dovuto evidenziarle, ma invece di sottolineare l’importanza di una parola o di una frase, con il loro sfavillare, iniziarono ad evidenziare se stessi. Le parole, pur mantenendo un loro vago aspetto, come le tag dei writers, di fatto divennero altro. Sempre più persone iniziarono ad ingrandirle ed invece di replicarle soltanto come cartoline, ne fecero dei veri e propri poster tridimensionali.
Nacquero allora le SUPER GLITTWORDS , riportate spesso con l’abbreviativo SG WORDS, soprattutto quando menzionate nelle mail o negli sms. Alcune, seppure identiche nella forma alle altre, lo furono soltanto in apparenza. Quando a generarle fu la sincerità del sentire dello scrivente e l’interesse verso il destinatario, mantennero al contempo la loro originalità e tutte le caratteristiche delle più tradizionali parole. Gli smiles, quando ciò avvenne, si resero anche molto utili. Furono però casi sempre più rari, seppur importanti, spesso facilmente riconoscibili dall’affetto tra gli interlocutori. Per il resto, tra le SUPER GLITTWORDS alcune presero il sopravvento sulle altre. Parole formate da lettere che messe insieme indicavano sentimenti quali affetto, amore, amicizia, nonché gesti come baci ed abbracci, divennero ancora più sfavillanti nelle forme e nei colori e si ingigantirono sempre di più, diffondersi ovunque, tanto dall’essere presenti nei messaggi tra individui quasi sconosciuti, quanto negli spot per gli scaldabagni.
Persero così la loro anima.
Quando a raffica, con la rapidità e l’enorme flessibilità di pollici allenatissimi, le SUPER GLITTWORDS, vennero lanciate quotidianamente verso quelle piccole immagini raffiguranti delle persone, presenti tra quei particolari legami umani chiamati contatti internet, molti smisero di interessarsi a quell’anima perduta, che finì così con l’essere quasi del tutto cancellata dalla memoria. Fu durante l’attesa della cena e nella tarda sera che i lanci delle SUPER GLITTWORDS raggiunsero il top. Soltanto all’iniziare del programma televisivo preferito, spesso calcistico, come se si fosse ricevuto un ordine perentorio, istintivamente, vennero temporaneamente interrotti quei lanci ed i pc furono posati sui tavolini davanti ai divani, dove restarono, in quel lasso di tempo, in standby.
Tra coloro che amarono le parole con l’anima vi fu chi, dopo averle scambiate inizialmente tutte per vere, iniziò a soffrire davanti a quei lanci indiscriminati della sera e decise di mettere le proprie al riparo dalle distorsioni, chiudendole a chiave nei cassetti più intimi e nascosti. Così facendo però le repliche e gli ingrandimenti occuparono ancora più spazio nelle comunicazioni e le poche parole con l’ anima, che riuscirono a sopravvivere, rischiarono la definitiva estinzione, morendo nel buio dei cassetti dove le ripose proprio chi cercò di salvare!
Vi furono allora persone che sentirono forte il bisogno di reagire questa situazione. Quando si resero davvero consapevoli di quel che sarebbe potuto ancora accadere, ebbero la certezza che l’unico modo per non lasciare il mondo nelle mani delle SUPER GLITTWORDS e dei loro lanciatori e fabbricanti, era quello di aprire i propri cassetti e di ritirar fuori, al momento giusto, le preziosissime parole con l’anima. Vennero quindi mostrate e donate proprio a coloro i quali ingigantirono e lanciarono ulteriormente le SUPER GLITTWORDS e seppure tra loro vi fu chi non le riconobbe, alcuni ne rimasero profondamente colpiti, tanto che, arricchendole del piacere di averle riscoperte e ricevute, le restituirono cariche di emozioni . Le parole con l’anima tornarono così in circolo, come non accadeva da tempi lontani. Sempre più persone smisero allora di dedicarsi alle SUPER GLITTWORDS e tirarono gioiosamente fuori da sè le parole con l’anima, ponendo particolare attenzione all’usura degli anni ed alle conseguenze di un utilizzo spropositato, con l’accortezza dovuta ad ogni bene delicato e prezioso.
Un tempo le parole fecero rinascere le parole.
Davvero bello Fabio!!!
Tornare ad utilizzare le parole con l'anima. Ponendo attenzione e riscoprendo quindi che non occorre poi una grande quantità di parole (a differenza dei super glittwords). L'uomo allora tornerà ad apprezzare il silenzio, dentro al quzale si stagliano nette le parole con l'anima, poche ma buone.
Trovo nel silenzio un immenso contenitore di parole dall'anima profonda, ma sono parole non dette che colpiscono dritto al cuore...
//www.youtube.com/watch?v=sjzdI440W6U
Le parole dovrebbero essere il treno che porta dall'anima di una persona al cuore di un'altra, ma purtroppo sono spesso vetrine sbrilluccicanti di merce contraffatta e bella solo in apparenza...ridare credito alle parole per ridare ascolto all'essere umano...
Complimenti...condivido a pieno!
Saluti
sei sara marchese
Grazie! E' davvero un gran piacere, soprattutto oggi, condividere queste riflessioni sulle Parole e sulla loro Anima! Troppo spesso abusata e dimenticata...