Il camino acceso sotto la bufera
il caldo abbraccio della sera
il porto sicuro
la stazione dove finalmente arrivo
la quiete dopo la tempesta
la pace ritrovata
l’arcobaleno alla fine della pioggia
la bassa marea che libera la spiaggia dall’acqua
la luce in fondo al tunnel
il silenzio del pomeriggio
una candela accesa nella notte
il faro in mezzo al mare nero
la fine della strada in salita
la pioggia d’agosto
la mano che non si stanca di stringere
la mia stella polare che non mi fa perdere ancora
il ritorno a casa dopo un viaggio che mi ha spezzato il cuore
l’abitudine a stare bene che a volte fa paura
la domenica che non è mai arrivata dopo il sabato
le vacanze di natale di quando credevo ancora a tutto
la mia resa
il coraggio di ricominciare
la fede persa
la certezza di non fallire
un sogno per domani da fare rimanendo svegli
il canto del gallo dopo un buio troppo lungo
l’inizio di qualcosa che non ha data di scadenza
l’ancora che non mi fa allontanare
l’equilibrio che non ho mai trovato
tu sei i miei piedi finalmente a terra
il potermi fermare a respirare
la spinta per non fuggire
la dolce malinconia di una canzone.
Tu sei quello che rimane alla fine di tutto
la sabbia che non cade dalle mani e brilla sotto il sole.
httpv://www.youtube.com/watch?v=VIyq4wQD1rU
Zaz - Par la nuit
A proposito di coincidenze... che strano questo 161111 ... Tu sei quell'unica cosa senza la quale niente avrebbe senso...
qualcuno dice che quando incontri tante coincidenze vuol dire che sei sulla strada giusta 😉
bella poesia Karen... (a parte con i piedi per terra)
Tu sei quello che rimane alla fine di tutto
la sabbia che non cade dalle mani e brilla sotto il sole.
:))