Tutti i suoi per sempre

Racconti Karen Lojelo

Tutti quei per sempre gli rimbombavano nella testa come l’eco di un urlo sulla cima di una montagna. Quanti ne aveva detti, ma soprattutto quanti ne aveva sentiti… il primato sicuramente lo avevano alcuni libri illustrati che sua madre gli leggeva quando era piccolo. E poi… io ci sarò per sempre per te… gli sussurrava nell’orecchio prima che si addormentasse, eppure era morta un bel giorno che c’era perfino il sole e lui davvero non se lo aspettava. E poi ai matrimoni, il primo che riusciva a ricordare era quello di sua cugina Tania, la chiesa era piena di gente, sua nonna piangeva come sempre, piangeva perfino ai battesimi, piangeva sempre. Sua cugina era bellissima quel giorno coi suoi capelli rossi e un sorriso che pareva colorato d’azzurro, vicino a quel ragazzo con il occhi color del cielo che lei diceva di aver amato dal primo momento che aveva visto, anche alla fine di quella cerimonia il prete aveva detto un per sempre e sua cugina si era illuminata d’immenso come la poesia di Ungaretti, ma quel ragazzo con il occhi come il cielo dopo due anni era scappato con la sua migliore amica e a sua cugina si era spento il sorriso, forse per sempre.

E poi il compagno di scuola che gli ripeteva: noi saremo amici per sempre e una mattina d’inverno gli aveva sferrato un pugno nello stomaco ed era salito sulla sua moto, lo aveva visto andare via lungo la strada che costeggiava la vallata e non lo aveva mai più visto tornare.

E poi ancora suo padre, che il giorno che si era risposato gli aveva detto, io sarò per sempre tuo padre ricordalo, fino a che non ebbe un altro figlio con la nuova moglie e si trasferì a vivere in un altro Paese, ora a malapena lo chiamava a Natale e Pasqua, a volte nemmeno per il suo compleanno.

I suoi per sempre erano aghi in bilico su un filo di lana, tutti così, erano qualcosa a cui era diventato davvero difficile credere, anzi sembrava ridicolo il solo prenderli in considerazione.

Luca si era sentito per molti anni al sicuro dentro quella solitudine che si era ritrovato addosso e poi quasi conservato a fatica e adesso che lei gli si stringeva addosso e gli chiedeva quasi implorandolo dimmi che ci sarai per sempre lui per qualche strano motivo si sentiva in dovere di dirle di sì, anzi una parte di lui si sentiva quasi sicura, gli sembrava così naturale fare quella promessa mentre lo stomaco gli si stringeva a morsa e si chiedeva come faceva solo a riuscire a pensare un altro per sempre.

Poi d’improvviso pensò che in fondo non erano state tutte bugie. In fondo le cose importanti non finiscono mai davvero. Se qualcosa c’è stato ed era vero anche solo per quel momento in fondo continua a vivere dentro di noi, e se non è così comunque in qualche posto fermo nel tempo rimane.

In una qualche dimensione spazio-temporale sua madre era ancora accanto al suo letto che gli teneva la mano e gli raccontava una favola. Suo padre tutto sommato era sempre suo padre per lui, per quanto fosse distante… e non solo fisicamente. Sua cugina Tania in qualche modo aveva continuato ad amare per sempre quel ragazzo che l’aveva tradita e lo dimostrava il fatto stesso che avesse perso il suo sorriso, e perfino lui, il traditore, se l’aveva amata anche solo per un momento quel momento da qualche parte era rimasto e se si fosse potuto tornare indietro nel tempo sarebbe stato possibile vederlo che la guardava con gli occhi pieni d’amore. Addirittura il suo amico che tanto si era arrabbiato con lui, perché cercava di fargli capire che ubriacarsi tutte le sere non avrebbe risolto i suoi problemi, anche se in quel momento lo aveva odiato, beh… erano stati davvero amici e se uno ti è stato amico lo resta per sempre. In quel momento fermo nel tempo … ah se i si potesse tornare indietro nel tempo, chissà, pensò Luca, se Einstein fosse ancora vivo magari avrebbe trovato il modo, ma in fondo non importa tornarci, ma sapere che c’è stato. E finché ricordiamo le cose quelle continuano a vivere e poi forse quel che conta e crederci nel momento in cui si fanno certe promesse. Guardò Lara negli occhi e gli disse: Sì, io ci sarò per sempre per te.

Karen Lojelo

httpv://www.youtube.com/watch?v=6Ha1QU3m9bE

Ben Harper- Don't give up on me now

Karen Lojelo
Karen Lojelo
Karen Lojelo, nasce a Roma il 25 giugno del 1976. Ha pubblicato 'L’amore che non c'è' romanzo 2008), la raccolta di poesie 'Binario 8' e 'l'ebbrezza del disincanto' (romanzo 2012). Nel 2013 è andato in scena uno spettacolo teatrale scritto da lei: Riflessi con la regia di Virginia Pavoncello. Nel 2018 è uscito il romanzo 'Non ti scordar di te' edito da Viola editricee vincitore del premio speciale della giuria al concorso internazionale Montefiore, subito dopo 'Margherita' una raccolta sui generis di racconti e monologhi su questo personaggio immaginario e dedicata alla sensibilità femminile. A novembre 2018 viene pubblicata una nuova edizione indipendente rivisitata e corretta di 'Binario 8', poesie strettamente collegate con i racconti di 'Margherita'. A breve è prevista anche l'uscita di un'antologia di racconti da lei curata con la partecipazione di altri scrittori tra cui nuovi autori e nomi noti. Gestisce un sito multi autore che promuove la scrittura e l’arte in tutte le sue forme //www.wordshelter.it/ Il suo sito personale //www.karenlojelo.it/

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11 Commenti

  1. La garanzia è una invenzione dell'uomo. La vita non garantisce nulla, non per questo dobbiamo smettere di vivere.
    La vita è una serie di ricordi, d'immagini in un cassetto, di condivisioni più o meno lunghe... Io ci credo... e poi sarà quel che sarà.

  2. quel per sempre...croce e delizia

  3. Per sempre è come dire mai...due condizioni che nell'essere umano non esistono.

    Chissà perchè tutti continuiamo a sentirci onnipotenti utilizzando simili definizioni temporali....

    N.A.

    • e già sembra assurdo eppure se ci pensi bene uno conferma l'altro perchè se è impossibile dire mai sarebbe assurdo perfino dire che mai potrebbe essere per sempre... insomma ci si incarta un po' a spiegarlo ma il succo è che tutto è possibile.... ma anche no

  4. per sempre è un concetto temporale personale,si spera sempre sia "Per sempre","per sempre" rimane nel nostro cuore e nelle istantanee della nostra vita e il vero è unico "per sempre" in fondo è quello che inseguiamo quasi a voler raggiunto l'orizzonte,impossibile ma chi sa...

  5. Non dico mai "per sempre"...forse per scaramanzia, o forse per non illudere altri come è successo a me...o forse solo per la paura di fare promesse che non potrei mantenere

    • è che a volte anche se uno non vuole dirlo è inevitabile pensarlo...

  6. ma che bella discussione che è partuta dai per sempre... beh in fondo concordo con tutti... perché i per sempre come i mai... beh...
    tipo che io, nella vita, tutte le volte che mi trovavo a dire "io non farò MAI così"... ecco che patatrak! lo facevo... inutile dire i per sempre che sono solo nei miei ricordi ormai... sia quelli detti che quelli che mi hanno detto... ma mi piace l'idea che quel per sempre da qualche parte fermo nel tempo ci sia...


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