Una notte  (Biancaneve)

Una luna più bella non v'era mai stata:
di pallido oro sembrava ornata...
Accanto a lei brillavan le stelle:
come fili d'argento eran belle...
Io camminavo nel bosco piangendo,
le nude mani al petto stringendo.

Come tra i pini il vento soffiava,
così una lacrima il mio volto solcava.
Mi abbandonai al suolo, la terra bagnata,
il mio corpo sentiva la brina lasciata
dall'alba nascente e la notte volata.
Debole il raggio che mi scaldò i capelli,
aprii gli occhi e volaron gli uccelli:
seguivano il vento cercando lontano
una terra, del cibo, un nuovo riparo.

Alzai lo sguardo fisso nel sole
avevo nel cuore tante parole...
Il vento si alzò a frugarmi l'anima,
poi all'improvviso uscì una lacrima…
A lui lasciavo i dolori e i rimpianti,
a me restavano i sogni importanti:
pronta a seguirli contro il destino,
con dentro i ricordi a starmi vicino,
guardai nel sole e ripresi il cammino.

Michela
Michela
Non potrei essere altro che quella che sono: un cavallo libero in una prateria che non vuole essere domato; una fatina buona che appare quando serve e senza rumore se ne va; una leonessa che protegge i suoi cuccioli e li aiuta a vivere; il caos senza controllo,la mamma, l’amica, l’amante, la moglie che ama nel profondo. Ecco, sono passione, dedizione e propensione. Una sognatrice con i piedi per terra, la quiete e la tempesta, il dramma e la commedia (beh, forse più la commedia!), il tutto e il niente. Sono una come tante… sono io.

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2 Commenti

  1. Non leggevo rime da un'eternità....non so se sono commosso o stranito...

    Sarà il mattino sulle guance...


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