Appoggiato a sto Grifone,
continuo a vede er disfacimento desto monno mai più desto,
vè Arianna, concordì co me?

Ahò,vabbè che l'altro uccello è distante ma armeno
ascolta e smettila de piagne!

C'hai ragione, disse Lei con sguardo sognatore,
mentre con unghie affilate lacerava le sue carni dal dolore.

Un supplizio involontario, ma voluto, vedendo quer manicomio
ormai senza redenzione e senza alcun barlume de ragione.

Quarda te la gente che s'è messa a fa pe un mijone,
fosse armeno quello del poroMarco Polo,
che er bucio de culo in giro se l'è fatto..
ma mica pe fa er fregnone.

Invece no tutti a pecoroni aspettanno la manna dei cojoni.

Grossi mazzi brucieno mejo quanno ariveno li fochisti
da quello più grosso co sotto braccio tanti pori cristi....
ar piccoletto co du spicci.
l'icchiapatori poi nun vengono da sotto ma dar cielo
e ve lasciano giù come babbei,a guardà quello che de bello c'era de vero,
dentro bolle de musei.

Semo arrivati finarmente ar paradosso
e io qui sopra so 'ncastrato,
insieme a te mia bionda Arianna
che la tua chioma folta bionda il tempo ha risparmiarmiato,
talmente luce ha data a quei meschini ingrati
che manco er padre terno così tanto
l'avrebbe graziati;

Memore de quell'albero così maestoso dove giocammo insieme co
animo gioioso.Te ricordi?

Me ricordo Alè,certo che me ricordo,era l'asilo e tu m'amavi,
come du bimbi se cercano ma non sanno come unisse l'anima in parti uguali.

Vola amore mio,lassà perde sto scempio che infuligina l'occhi tua,
mo arivo.

Semo arrivati veramente ar paradosso,io qua sopra so n'castrato
tanto prima o dopo toccherà pure a me,fa la stessa fine,
mica so esimio
dai peccati de ste genti;
solo che na domanda però
me sorge spontanea.Veritiera:
ma perchè la gente non s'è resa conto d'esse menzoniera,
perchè la gente non s'è resa conto che se poteva fa quarcosa prima,
invece de arivà a 'sto momento,
der preludio alla fine intera.

Io nun lo so,so solo che sto a guardà,sinceramente nun me ne frega manco un cazzo,
tanto le parole ormai so perle pe li porci.

Dici 'na cosa te dicono de sì, ma tanto stanno già a pensà ai cazzi loro.

Ma allora,allora lo sai che c'è,che vabbene così.

Continuamo,continuamo a vive quer poco che ce resta;
si vagamo in mezzo alle fiamme co la gente che core strilla urla bestemmia
e grida : Oh Dio,Oh Dio sarvace!,sarvace!!!

Sarvace da che? Sarvateve da voi stessi,ma ormai c'ho come l'impressione che
er tempo dell'ancoraggio è arrivato puro pe voi.

Caronte ormai è più ricco der nano nazionale.

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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