A volte due persone, nonostante si vogliano bene, non riescono a comprendersi.
A volte è un padre, che per quanto si sforzi, proprio non ci riesce.
Così anche tu inizi a sottolineare tutte le volte che ti ha criticato, e nel frattempo ti chiedi cosa hai di sbagliato.
E senti crescere insieme a te una rabbia mista a rancore, e i dialoghi con lui diventano battute.
Il tempo passa e un giorno realizzi che anche tuo padre in fondo non si sentiva compreso, e che ciò nonostante non ha mai smesso d'amarti;
sforzandosi di non farti mancare nulla, appoggiandoti a modo suo nelle scelte non condivise, cercando di amarti come meglio sapeva e poteva;
perchè l'amore è fede, cioè fiducia, ma a volte quando lo capisci può essere già tardi.
"A volte" di Stefano Crifò
non è mai troppo tardi, si dice...o almeno non dovrebbe esserlo mai
è vero a volte scattano certi meccanismi che è difficile fermare finché non è troppo tardi... a volte, altre invece... si può sempre ricominciare e vale il detto 'non è mai troppo tardi 🙂
Si potrebbe dire che "l'incomprensione genera mostri", se non si chiariscono subito i dubbi... ma non è sempre facile. Così quando ci si decide a farlo può essere tardi.
Inutile dirlo, ma più "parlare" e meno "pensare" aiuta... le interpretazione in questi casi fuorviano.