Anno: 2011

Diciotto natali

Sei morto, sei morto così, tutto d’un tratto non c’eri più. Nessuno ci credeva più ormai che sarebbe successo, tutti quegli infarti ogni anno e le corse all’ospedale, i pianti, la paura… e ogni volta tu ti riprendevi, tornavi a casa e ricominciavi a fumare, ad arrabbiarti se qualcosa non...

Il salto del fosso

Ho saltato il fosso, proprio come mi aveva detto Adrian, e questo è l’unica cosa che ricordo, poi come sono arrivata in quest’appartamento, dove sono e quanto tempo sia trascorso dal salto non lo ricordo. Mi guardo intorno per prendere confidenza con la realtà circostante eppure mi sento stordita: la...

Il Natale ( a casa ) di Mia

2004 Primo dicembre. Mia strappa il foglio del calendario appeso in cucina, la sua cucina. Comincia il conto alla rovescia, mancano otto giorni e poi farà l’albero. Otto dicembre. Mia scende in cantina, prende la scala e tira giù l’albero che ha comprato venti giorni prima e  carica sull’ascensore anche...

il Natale di Mia - dieci anni dopo -

1994 Primo dicembre. Mia apre il diario, guarda i compiti per il giorno dopo e pensa che per fortuna l’8 dicembre quest’anno capiterà di sabato, così non andrà a scuola per due giorni consecutivi. Il  liceo è un’esperienza traumatica per lei, come la sua adolescenza e quest’anno ci sono anche...

Arcana e oscura Melodia

di Vito Tripi Nel 1921 l’indiscusso padre del new horror statunitense, H. P. Lovecraft, scrisse un racconto dal titolo La musica di Erich Zann, in cui l’orrore dietro la patina della realtà si nascondeva nelle note suonate da un vecchio violinista paraplegico. Che la musica sia, universalmente, una forma d’ispirazione...

Il Cesso

Era quello il posto migliore, il cesso. Per Orafi era diventato più importante del cibo, dell'acqua e della preghiera. Anzi, la preghiera non c'entrava nulla. Pregare lui? Quando mai. Più che preghiere Orafi esplicava imprecazioni. Non imprecava il padre eterno, figura troppo inverosimile per la sua testa. Ma imprecava al...