Anno: 2012

emme [estratto]

Il mio capo dice che sono depressa perchè mi vesto sempre di nero. “Col giallo staresti bene.” mi dice sempre “Prova ogni tanto.” Ha trent’anni il mio capo, cinque più di me, ma sembra mio nonno. Dev’essere successo qualcosa nella sua vita, qualcosa di terribile, che ha portato questo brillante...

tacco12

vasi evasi e versi di contorno la collana, il vestitino, la sciarpa, l’orologio con i gatti _tutto in un’ordinata fila_ tramite bellissime ed ammiccanti volate veloci incerte e sincopate ti getti in quel mondo E 120 santificato da Corona e non. atomiche incertezze conclamate ombrettoscurokajalmascaraepoiidratante il verbo è non amare-non...

Le profondità del cielo

Ho pensato al cielo prima di svegliarmi. Nessuna nuvola alta che ne turbasse il respiro lo solcava. Con esso sono volati i miei pensieri prima che cominciassi a chiedermi per quanto sarebbe durato tutto questo. E, con esso, avrei voluto poter valicare l’aria e diventare aria a mia volta così...

Grido quiete

Faccio quello che mi capita. Non saprei gestire altre idee. E’ così colmo il fondo che la cima trabocca di vita. Fermo, attento nella gestione di me stesso. Nel presente coltivo il sogno con silenzio ed entusiasmo. Soffro e respiro in affanno, ma non morirò deluso, non morirò incosciente, forse...

Soliti fogli di antichi criteri

Non sono le lacrime la scelta migliore di questa condizione: universali e comuni. Sento uno specifico bisogno di dire altro. Qualche cosa di personale. Un segreto forse. Magari poi scelgo un grido. L’aria si sposta. La carta si sporca, si macchia di quanto credo... anzi no, di ciò che ha...