Doveva essere la sua ultima uscita, i cavalli da corsa
costano e lui non aveva guadagnato nulla nelle prove in piano,
dove purosangue veloci e astuti riuscivano sempre a pizzicarlo
sul palo d'arrivo, lui che non aveva un'andatura costante ne
tanto meno uno scatto bruciante.

Billy,questo è il suo nome,correva un po' come gli diceva il cervello,
prima in testa, poi nella melma delle posizioni di coda,infine anonimo
a centro gruppo, che se arrivi ultimo almeno ti notano per questo.

Un giorno l'allenatore disperato, pensando definitivamente di venderlo
al macellaio del paese per pochi euro, lo vide saltare allegramente
la staccionata del paddock come fa un bambino con la corda e gli venne
un'idea. Perché non provarlo in una corsa ad ostacoli,magari steeplechase,
più alte e difficili delle siepi e più lente di una corsa classica?

Detto fatto.

Tutti dietro i nastri... partiti! Un'andatura di comodo venne rotta da un monello
baio che era già avanti di 6 o 7 lunghezze e gli altri sicuri che presto avrebbe
mollato la presa non gli diedero peso. Intanto Billy felice come un puledro saltava
meglio che poteva quegli intricati muri di fascine.

Rallentò di colpo ma solo per riprendere fiato,adesso per lui non era più una
competizione ma un gioco,una sfida con se stesso non più in velocità, semplice e pura,
ma di tattica e di attenzione verso quello che gli si presentava lungo la strada.

Ormai mancavano duecento metri al traguardo e lui un pò affaticato
non si spiegava come mai tutto ad un tratto gli "ostacoli" fossero finiti
e gli altri cavalli fossero ancora dietro la curva con la lingua di fuori.

Era stato distratto tutto il tempo dal pensiero che fosse così divertente saltellare
come faceva gioioso in scuderia che senza volerlo arrivò primo in questa nuova
disciplina.Finalmente primeggiava consapevole e senza aver dovuto più fare i conti con
nessuno che gli sbarrasse la strada o lo stringesse allo steccato.

Billy non era un brocco, era solo diverso da tutti i suoi simili, aveva avuto bisogno di tempo
per capirlo, di un aiuto dall'esterno che lo spingesse verso i traguardi della sua vita,
affrontati a proprio modo che lo facessero un cavallo vincente agli occhi di chi aveva
scommesso su di lui.

Vinse ovunque ma questa... è un'altra storia...

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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