Bocca a bocca

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Bocca a bocca in apnea
senza respiro mi lasci mia dea
una ghirlanda sopra il tuo seno
vieni che andiamo verso il sereno

Tu nei miei sogni mi porti lontano
mi prendi il giorno la notte per mano
portami amore portami al mare
che chi non ama non riesce a volare

Andremo oltre le nuvole e il cielo
andare oltre con te è sovrumano
che il nostro cuore è un campo di grano
da coltivare il nostro giardino

Ti parlero' di quando bambino
pensavo che il mondo fosse arcobaleno
quando l'inverno prende tristezza
profumero' di te ogni piazza

E tu mi appari stella raggiante
una cometa erotica fonte
e tu ti apri alle onde del mare
alle carezze regali il tuo miele

Tu nei miei sogni mi porti lontano
mi prendi il giorno la notte per mano
portami amore portami al mare
che chi non ama non riesce a volare

Andremo oltre le nuvole e il cielo
andare oltre con te è sovrumano
che il nostro cuore è un campo di grano
da coltivare il nostro giardino

Mario Salis
Mario Salis
Mario Salis è considerato da Fernando Arrabal la "reincarnazione" di Boris Vian ( 2 maggio 2009 in Metz FR )Su di me:Cantautore romano residente in Francia i suoi testi si allacciano alla grande tradizione cantautorale italiana e ai “chansonniers” francesi. Dopo aver iniziato come menestrello a Piazza Navona lascia l’Italia per girovagare in Europa e si laurea in Etnomusicologia a Parigi. In Francia dopo aver insegnato musica in diversi licei si dedica alla creazione vedi opere sinfoniche e alla scrittura di diverse canzoni che presenta in vari festivals europei. 1994 ' Intuizioni" per orchestra sinfonica 2003 - Opera " La leggenda di Horus' 2004 - Opera " Aria " Cd audio : 1999 " Next up " 2003 “ La nave del del deserto” 2009 " Oltre " 2009 Collabora con il poeta Beppe Costa e musica " Ti offro" 2010 Partecipa a Rai notte da gabriele La Porta Fernando Arrabal dice di Mario : “ Salis, che vibra in tutto il suo esssere per la musica, non poteva evocare la passione et l’essenza stessa della poesia, talmente queste due arti sono legate insieme. Lo stesso Orfeo attirava a lui le bestie selvaggie grazie al suono della sua lira. Infine, bisogna sapersi abbandonare, lasciarsi andare per abbracciare le parole, per toccare per un momento quello che pochi uomini percepiscono ». La razza dei dominanti, dei vincitori, dei winners non capisce nulla. La quina essenza di questo mondo gli sfugge ( La differenza tra un poeta e un calciatore ). La poesia è un fulmine. Il poeta un ladro di fuoco. Mario Salis lo sà meglio di chiunque altro, che aspira ad essere questo Prometeo.” Fernando Arrabal ( Venezia, 22, Falo, 134 de l’E. « P »)

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3 Commenti

  1. :))) ehi, che voce fossatiana....!!! (mi piacciono il pezzo e l'interpretazione.... le sonorita' e l'arrangiamento no, per niente (dio (o chi per lui) ci scampi da quella chitarra elettrica)...)

  2. un campo di grano da coltivare....oltre ogni oltre...oltre ogni mare.....


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