Chissà dove ti ho smarrito,forse eri nella tasca
dei pantaloni o forse nel portafogli dei miei anni,
figura veloce alla fermata di un treno che non passerà più,
magari nella folla di una discoteca o triste su un ponte
pensando ad un amore finito.
Troppe storie svanite come aria in scatola,quella che ti vendono
come souvenir nelle città e che tu avresti sempre voglia di
aprire.Troppi momenti belli in naftalina,ricordati come fanno gli
anziani giocando a tresette davanti ad un bicchiere di vino,lasciano
l'amaro in bocca scucendo lentamente le pareti del cuore.
Ho perso le forze e la ragione,credo ancora negli angeli,possibilmente
neri e caduti,danno maggiori garanzie e non si preoccupano di che sesso
sei,ti amano e basta,per quello che riesci a trasmettere,per quella
pacifica adrenalinica serenità che scambievolmente dai e ricevi.
Non spiego le mie ali da tanto tempo,spero solo non si siano
necrotizzate,visto mai riuscissi a spiccare un volo.
Non so se mi stai ascoltando,in qualche parte del mondo,non voglio
delle copie sbiadite del mio sogno,voglio te,l'altra
metà della mia anima,voglio cucirti e ricamarti addosso fino alla
fine dei giorni,altrimenti aspetterò,abbastanza per farti svegliare
sul cuscino accanto a me senza odiarti ma accarezzandoti il viso
dicendo solamente... Buongiorno.
bellissima... non trovo altre parole.
Grazie Mariella,se me lo dici tu ci credo... 😉
😉