Cuori di cemento sfaldati,
ancora sangue ricopre le strade della nostra città,
morta…non persa, morta.
Ridicoli pagliacci dalle facce colorate.
“Hai pietà di me?
Ti rimane qualcosa per me?
Ti rimane negli occhi qualcosa per me?”
Quando l’artista è al lavoro conviene non disturbare, non parlare.
“Ehi angeli, il battito del vostro cuore
è contemporaneo al battito delle vostre ali?
Io non lo so ma se fosse così volerei come il vento.”
Seduti qua a guardare voi,
ci stiamo provando, vi stiamo guardando.
Ridicoli nelle vostre acconciature,
state colorando questa morta città con i colori delle stelle.
Ed un uomo sembra dire :
“Dove passo io tutto è magnifico,
nella mia casa non esiste la morte”
“Quanti anni ha lei signore?
Da dove viene lei signore?
Io non credo sia semplice come lei dice,
forse per questo mi appare tutto così distante.
Vedo ancora gli occhi felici di chi come me
ancora parlava con il sole.
Ma dove siamo?
Cosa ci hanno fatto?”
Clamorosa intervista a chi governa i nostri mali,
chi passa da qui sembra non rendersene conto,
ci salutano sorridendo e spariscono nel sole,
ti rimane poco della vita che conoscevi,
non hai uno straccio per curarti le ferite.
Mi diverto cantando e cantando sogno la vita,
che qualcuno ci governa senza chiederci
se è questa la triste strada che avremmo voluto percorrere.
“Torna in strada a fare il pagliaccio,
proveremo a guardarti facendo finta di divertirci.”
“Ti siamo grati, ma per quanto tu possa fare,
ricordati che non puoi niente contro la signora guerra.
Le nostre strade sono ancora coperte di sangue,
il cielo è pieno di angeli,
che corrono più veloci del vento:
siamo noi che speriamo di fuggire...
le nostre ali si stanno sfaldando,
ma non sono di pietra,
così rimaniamo in silenzio per capire
se sentiamo di più gli scoppi delle bombe
o i battiti dei nostri cuori.”
Struggente, stupenda, evocativa...
meravigliosa Selene....un finale struggente...brava davvero
grazie,davvero molte grazie 🙂