Cercando l'elisir di lunga vita e il nome segreto di Roma

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi

La bravura di uno scrittore thriller è nella capacità di fondere più elementi assieme riuscendo ad essere originali. Bisogna saper mescolare bene storia, archeologia, antichi misteri e un pizzico di sovrannaturale e se tutto è dosato bene il gioco è fatto.

Attualmente ci sono due interessanti libri in giro, 333 – La formula segreta di Dante dell’italo americano Roberto Masello e Il profanatore di biblioteche proibite di Davide Mosca, ambedue editi dalla romana Newton&Compton, che è molto prolifica per i titoli thriller, soprattutto a prezzi molto abbordabili in barba alla crisi, che mescolano insieme esoterismo, archeologia e cospirazioni.

333 – La formula segreta di Dante si apre a Roma in una notte di luna piena quando la città è avvolta nel silenzio. Siamo nella prima metà del Cinquecento e Benvenuto Cellini s’inoltra nel Colosseo, assieme al negromante Strozzi, per invocare gli spiriti affinché gli rivelino il modo per conquistare l’immortalità, quando all’improvviso gli appare il fantasma di Dante Alighieri. Da lì a poco avrà un confronto diretto con l’infernale Gorgone e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa…

Quattro secoli più tardi, a Chicago, David Franco, un giovane e brillante studioso della Newberry Library, incontra una donna misteriosa, la ricca e affascinante vedova Kathryn Van Owen, che gli consegna un antico manoscritto che sembra appartenere proprio a Benvenuto Cellini. Nell’opera, intitolata La chiave alla vita eterna, il noto artista fiorentino, appassionato di arti occulte, descrive dettagliatamente una sua sconosciuta creazione, La Medusa: uno specchio d’argento che ha il potere di rendere immortali. La signora Van Owen è convinta che l’amuleto esista davvero e incarica David di trovarlo in cambio di una ricompensa di un milione di dollari. Ma non solo ella gli concederà una volta trovato il manufatto di salvare sua sorella Sarah malata terminale di cancro. Con qualche titubanza David inizia il suo viaggio che come prima tappa prevede Firenze ma egli ignora che altri studiosi, prima di lui, hanno miseramente fallito nell’impresa e che l’ultimo è morto in circostanze poco chiare. Durante la sua tappa italiana fa la conoscenza di Olivia Levi giovane guida turistica e studiosa giudia, molto esperta di Cellini che decide di aiutarlo nella sua ricerca. Solo che qualcun altro è sulle loro tracce qualcuno disposto a rubare ed uccidere. I nostri si sposteranno tra l’Italia e la Francia facendo anche una scoperta inquietante: in quel bunker di Berlino, in quella notte di Valpurga del’45, qualcosa è sgusciato fuori…

La storia è quanto mai interessante per il doppio modulo narrativo da una parte la linea temporale contemporanea dall’altra la prospettiva di Cellini attraverso i secoli. Ottima la ricostruzione del periodo parigino della rivoluzione francese. Masello, inoltre, descrive con delicatezza l’inferno dei malati terminali di cancro, storie spesso raccontate ma che difficilmente arrivano al cuore come in questo libro. L’autore si dimostra al pari dei più famosi Glen Cooper e del duo Preston&Child. Però faccio un solo appunto, e qui parla lo storico e non il giornalista, Masello da’ un giudizio sul Fascismo e le leggi razziali un po’ troppo manicheo e qualunquistico tanto caro ad un certo culturame nostrano di intellettualoidi di borgata che si sono ripuliti per i salotti dei free radical chic. Gli converrebbe studiarsi sull’argomento i libri del prof. De Felice e del giovane Giacobazzi potrebbe fare delle scoperte sconvolgenti!

 


Il profanatore di biblioteche proibite
è un vero è proprio archeo-thriller con degli interessanti rimandi cospirativi. Lazzari è un ex assistente universitario nonché tra i massimi esperti delle origini di Roma, ma ha abbandonato i suoi studi e conduce una vita ritirata a Cesenatico dove ha aperto un’enoteca. Tutto scorre normale e un po’ monotono finché un giorno qualcuno si presenta alla sua porta, a sconvolgere la sua esistenza. È un uomo misterioso, forse anche molto pericoloso che si fa chiamare il Colonnello. Dice di lavorare per conto di un misterioso e potente Committente il quale è interessato a rintracciare l’autentico nome di Roma e a ritrovare il lituo, il bastone sacro con cui Romolo la fondò. Da principio Lazzari si rifiuta ormai lui ha chiuso con il suo passato ma nell’arco di ventiquattrore il Colonnello, smuovendo i suoi contatti politico-economici, riesce a fargli cambiare idea… Accompagnato da un’enigmatica donna di nome Artemisia, membro della società segreta e dall’ex militare Dino inizia un’indagine dagli sviluppi quanto mai inquietanti: un omicidio compiuto secondo un antico rituale romano, un gruppo paramilitare noto come Taurus che è intenzionato ad impossessarsi del manufatto. In compagnia di eremiti ecologisti, anziani studiosi e tombaroli opportunisti i nostri scopriranno antichi reperti, tombe profanate, necropoli, frammenti di libri perduti e biblioteche sotterranee. Ma per Lazzari sarà anche un lungo viaggio nel suo passato e nella sua anima alla ricerca non solo del vero nome di Roma ma del suo stesso io. Il libro di Mosca è di un ritmo davvero incalzante e unisce un’ottima preparazione di storia antica a moderni elementi complottistici senza trascurare interessanti colpi di scena finali. Una nota amara, durante la sua escalation coercitiva il Colonnello rischia di far perdere il locale a Lazzari per far posto ad una banca visto che gli istituti bancari hanno la prelazione su tutto… un triste esempio dei tempi bui in cui viviamo.

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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