Non c’è altro che abbia senso, o respiro, e quando avrò finito tutte le parole continuerò a respirare te, da dentro, da fuori, a chiudere gli occhi immaginando nuovi colori. Non c’è altro che conti anche a voler contare, voglio solo la tua pelle e poterti respirare.
Fino all’ultimo giorno, con questi occhi, con queste mani, da questo questo momento, senza altro a cui pensare. Se chiudo gli occhi è per guardarti meglio e mentre ti sento chiedo un altro momento.
Lo chiedo al tempo, a questo cielo, al destino distratto. Lo chiedo a te in silenzio mentre mi scorri dentro facendoti posto tra le rovine del tempo perduto a trattenere altro.
Quello che vorrei ancora è entrare nei tuoi occhi e farti vedere che queste nuvole fanno parte del paesaggio, non sono un ostacolo, dietro hanno lo stesso cielo azzurro che ci vedi intorno.
Quello che vorrei è farti capire che è semplice in fondo, tutto… che non c’è niente da capire a volte, basta solo prenderne atto. C’è tutto il tempo per un largo respiro e l’infinito anche se sembra pieno ha sempre e ancora spazio.
Non è un cielo disfatto, è perfetto.
Karen Lojelo
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