Ti ho amato in un secondo. Era estate. Di colpo ho amato anche lei.
Mi sono presa tutto di te, anche la tua malattia, perché era tua.
Ho raccolto i tuoi dolori e ti ho donato le mie pietre per abbatterli.
E tu hai abbattuto me.
Appena arrivato l'autunno.
Sono precipitata a terra come una foglia di piombo.
Nella pioggia è affogato il sole d'agosto.
Il bacio sulla bici.
Lo sguardo di chi non dovrebbe guardarsi, ma proprio non ce la fa.
"E' colpa tua", mi hai detto.
Del mio carattere fallato, delle mie crepe, dei miei errori.
Dovrei fare di me l'oggetto del mio odio, ma non posso.
Ci siamo sfiorati per questo: siamo fatti male entrambi.
Forse le persone fatte male non dovrebbero camminare insieme.
E non dovrebbero amare l'estate all'improvviso.
Forse non dovrebbero fare nulla se non ignorarsi.
E noi lo stiamo facendo benissimo.
è bellissima...